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AVELLINO- L’Asl ora chiama di nuovo l’Esercito per potenziare i presidi della campagna vaccinale, che ha fatto finire nella bufera Via Degli Imbimbo. Mercoledì sarebbe scattata la richiesta ufficiale da parte dell’Azienda al Comando Regionale per attivare nuovamente l’hub presso la Berardi. Potrebbe essere una boccata di ossigeno almeno per la gestione di una parte delle terze dosi alle categorie che sono state interessate nella prima fase della campagna vaccinale dalla somministrazione nella Caserma di Viale Italia. E dopo l’intervento del presidente della Commissione Regionale Sanità Vincenzo Alaia, anche il direttore generale dell’Asl di Avellino Maria Morgante si è difesa in un’intervista tv, parlando di numeri e fatti per cui non ci sarebbe stata disorganizzazione.

Una difesa che però fa il paio con un’altra giornata di proteste, soprattutto sul capitolo prenotazioni. Continuano ad essere infatti una vera e propria lotteria. Diverse le segnalazioni di cittadini e anche componenti dello stesso nucleo familiare che sono stati costretti a recarsi in più punti vaccinali diversi dal territorio di residenza. E sulla campagna Asl che non brilla è intervenuto anche il parlamentare del Movimento Cinque Stelle Generoso Maraia: «L’avvio della terza fase di vaccinazione in Provincia di Avellino si contraddistingue per inefficienze, carenze e scelte molto discutibili assunte dalla Direzione Generale dell’ASLE semplificativa è la situazione relativa ad Ariano Irpino, dove l’unico centro vaccinale disponibile è quello allestito nel quartiere Martiri. Ebbene, le numerose segnalazioni pervenute da cittadini arianesi ci descrivono lunghe file di attesa, assenza di ripari dalle intemperie, soggetti anziani, proprio quelli più vulnerabili, esposti ai primi rigori invernali.

Inoltre, l’affollamento dell’unico punto vaccinale arianese rischia concretamente di essere un ulteriore fattore di rischio di diffusione del contagio da Covid-19.Sono situazioni evidentemente non tenute in considerazione dall’ASL di Avellino. Occorre, invece, rendere operativi in provincia tutti i 22 centri vaccinali, sia allo scopo di ottenere la maggiore copertura vaccinale possibile, sia per evitare affollamenti e rischi ulteriori di contagio nei punti attualmente funzionanti. »E ha concluso: «Ad Ariano occorre urgentemente allestire un altro punto vaccinale, dotato di spazi adeguati e ripari dalle intemperie, in aggiunta a quello operativo in località Martiri. Si potrebbe valutare l’ipotesi di utilizzare i locali del centro fieristico in località Casone, agevolmente raggiungibile da vari punti, o, almeno, in alcuni giorni della settimana, l’utilizzo dei locali del Palazzetto dello Sport in località Piano di Zona.

Soprattutto la Regione Campania deve attivarsi per coadiuvare l’ASL di Avellino, mettendo a disposizione adeguate risorse ».

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