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AVELLINO- Tutto pronto per la Palazzina Alpi. Dopo settimane di attesa e ritardi dovuti in particolare alla mancanza di ventilatori, l’apertura di quello che doveva essere il super Reparto di Terapia Intensiva del Moscati e’ previsto tra oggi e domani. Uno start che prevede il trasferimento dai dieci reparti Covid di almeno 42 ricoverati, sei dei quali in Terapia Intensiva. Una questione di ore quella per attivare la struttura che di fatto dovrebbe consentire di riattivare una serie di reparti e quasi sicuramente anche gli interventi in elezione presso il Moscati di Avellino. Il primo a comunicare questo via libera all’attività della struttura è stato il consigliere per le aree interne del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, l’irpino Francesco Todisco, che ha annunciato proprio l’imminente avvio dei trasferimenti dall’ala ospedaliera del Moscati alla struttura vicina. “Con la consegna effettuata di 15 ventilatori, la palazzina Alpi del Moscati è pronta per essere utilizzata. Occorre però fare una precisazione: in questo momento al Moscati ci sono 58 ricoverati positivi al Covid, di cui 52 in degenza ordinaria o subintensiva e 6 in terapia intensiva. Nelle scorse settimane la struttura ha ospitato fino a 120 pazienti Covid. Seconda per numero di ricoverati solo al Cotugno di Napoli”. Todisco ha anche spiegato la funzione importante della Palazzina nella seconda fase, come qualche giorno fa aveva anticipato lo stesso direttore Generale dep Moscati Renato Pizzuti : “La sistemazione della Palazzina Alpi era stata immaginata per affrontare un picco dei ricoveri, atteso in queste settimane, che avesse riempito tutti i posti letto del Moscati. Sistemazione che ha incontrato difficoltà, comuni a tutta l’Italia, nel reperire le attrezzature necessarie, a partire dai ventilatori, dei quali c’è stata carenza sul mercato mondiale. Fortunatamente, però, questo aumento di ricoveri non c’è stato e ci auguriamo che non ci sarà in futuro. Avere ora, però, questa struttura pronta, ci consente di pianificare al meglio l’ospedalizzazione dei pazienti Covid, restituendo la loro funzione originaria alla gran parte dei reparti del Moscati e avendo una struttura interamente dedicata al Covid, che è, sì, indipendente, ma ugualmente connessa ad altri reparti dell’ospedale che potrebbero essere essenziali per la gestione del virus. Con buona pace di chi immaginava di recuperare strutture non a norma, né dal punto di vista della normativa antisismica né dal punto di vista dei requisiti minimi di organizzazione sanitaria per questa fase”.

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