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ARIANO IRPINO-Alla vigilia dello screening di massa scoppiano due casi. Il primo è quello sollevato sulle comunicazioni relative ai duemila tamponi effettuati dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno da almeno dodeci giorno. Ci sono persone sottoposte a tampone che non conoscono ancora l’esito della processazione e quindi se sono positivi o negativi al Covid e tutto questo nel giorno in cui il caso dei contagi di Ariano, giunge all’attenzione del Ministro della Salute Roberto Speranza, a cui il senatore della Lega Claudio Barbaro, alla luce dei duecento contagi registrati dall’inizio dell’emergenza, ha chiesto con un’interrogazione parlamentare «interventi ispettivi volti ad accertare le cause e le responsabilità che hanno portato Ariano Irpino a subire un così alto tasso di contagio e, altresì, quali provvedimenti intenda porre in essere per sostenere ed incentivare la ripresa economica della città del Tricolle» . Ma partiamo dai tamponi. «Sono trascorsi oltre dieci giorni da quando è terminata l’azione meritevole , anche se tardiva, di campionamento mediante tampone naso – faringeo per la ricerca del coronavirus. Sono stati effettuati circa 2000 tamponi e i risultati ad oggi ancora non sono stati notificati tutti ai medici curanti. Sino ad ora si sa che sono stati individuati un avventino di portatori sani perfettamente asintotici e ciò ha permesso di limitare la diffusione del virus». Il dottore Claudio Nisco, ex consigliere comunale di Forza Italia denuncia questa situazione e riceve il plauso dell’ex sindaco Domenico Gambacorta che ritiene «ottimo l’intervento del dottore Nisco». Nel continuare l’intervento il medico parla di una bomba «che potrebbe esplodere da un momento all’altro». Questo perché secondo Nisco «se la percentuale viene rapportata alla popolazione in toto si avrebbe un numero di portatori asintotici che suderebbero le 200 unità da sommare a 200 già accertati ». A questo punto Nisco saluta con soddisfazione lo screening di tutta la popolazione ricordando che sarò importate dare i risultati in tempi brevissimi «e non come è avvenuto con lo screening dei tamponi naso faringeo. Ci sono moltissimi arianesi che ancora non sanno se il loro è positivo oppur negativo. Queste persone sono libere di lavorare, incontrare pareti ed altre persone con tutti i rischi che ciò comporta». Questa è la bomba di cui Nisco parla. E conclude dicendo che se «i vertici aziendali, il servizio prevenzione e la macchina dell’Asl non si danno una mossa Ariano e tutto l’arianese soffrirà ancora per tantissimo tempo e non sarà certo per colpa degli arianesi che hanno dato e danno prova di civiltà, senso civico e stoicismo». Nell’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute Roberto Speranza, invece, il senatore Barbaro ha evidenziato l’alto numero di contagi che si sono registrati nella città del Tricolle. «Il contagio da COVID-19 risulta quindi essersi esteso, approssimativamente, all’1 per cento della popolazione: non si registrano, nelle zone del sud Italia tassi così alti di diffusione del virus; è, altresì, clamoroso che in una provincia di 420.000 abitanti, divisa in 118 comuni, come quella di Avellino, dove i casi totali di contagio sono meno di 500, ben 200 siano concentrati in un unico Comune. Nella classifica irpina dei contagi, dopo Ariano, infatti, c’è il capoluogo che presenta 31 casi ed una popolazione residente più che doppia rispetto a quella del Tricolle E non solo, Barbaro ha anche evidenziato come si tratti di un caso eccezionale nel Mezzogiorno, dove non si sono mai registrati casi di contagi pari all’uno per cento della popolazione. ogni osservatore può facilmente verificare come il caso di Ariano Irpino sia oggettivamente eccezionale e che quella comunità di popolo stia patendo in maniera significativa e tragica l’evento pandemico. E ha concluso sollecitando proprio chiarezza da parte del Governo su quanto è avvenuto ma anche su quali saranno le iniziative: «Nonostante la istituzione della cosiddetta “zona rossa” ad Ariano Irpino fino al 22 aprile, è evidente che il meccanismo della prevenzione abbia avuto delle falle e che le conseguenze ferali saranno irrimediabili per la popolazione; a giudizio dell’interrogante, quindi, la città di Ariano Irpino, pur lontana dai riflettori mediatici e dai clamori comunicativi, merita una maggiore attenzione da parte del Governo, tanto più che con la maggiore elasticità della “fase 2”, associata ai dispositivi regionali di distensione delle misure restrittive, la città di Ariano Irpino rischia di vedere peggiorare maggiormente la propria situazione, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno promuovere interventi ispettivi volti ad accertare le cause e le responsabilità che hanno portato Ariano Irpino a subire un così alto tasso di contagio e, altresì, quali provvedimenti intenda porre in essere per sostenere ed incentivare la ripresa economica della città del Tricolle».

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