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AVELLINO- Guarisce dal Covid e poi torna positivo. E’ quello che è avvenuto per un residente di Monteforte Irpino, che sottoposto nuovamente ad un tampone di controllo, visto che per il suo lavoro di operatore sanitario è soggetto a controlli frequenti. A comunicare questo caso di ripositivizzazione è stato lo stesso sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano. Una vera e propria doccia fredda, anche perchè l’operatore sanitario era tornato in servizio. Il primo cittadino stesso però ha voluto tranquillizzare tutti: «L’Asl ci ha comunicato che la situazione è sotto controllo ». Per l’operatore sanitario e la sua famiglia, che è asintomatico, è scattata nuovamente la quarantena e la sorveglianza sanitaria domiciliare. E’ il secondo caso di una persona guarita e riammalata in Irpinia. Anche perchè in tutti e due casi, dopo i tamponi negativi era scattata di nuovo la positività. Paticolare la circostanza e anche lo stesso lavoro. Intanto non è l’unico caso della giornata. L’altro riguarda la città di Ariano. I referti vengono inviati alla piattaforma ma non arriva la comunicazione alle persone risultate positive. . La storia è quella di un referto arrivato con ben diciotto giorni di ritardo. Quello di una commessa di un negozio di alimentari della cittadina del Tricolle. E il timore è che possa aver anche contagiato o quantomeno abbia messo a rischio altre persone, anche se le misure di sicurezza sono state stringenti e quindi questo rischio non dovrebbe essere molto concreto. Resta il fatto che per alcuni giorni la donna avrebbe continuato a lavorare senza sapere se fosse stata o meno positiva. Anzi, solo dopo le sue richieste è arrivata a conoscere l’esito del suo tampone. La notizia è apparsa nella mattinata di ieri sui social, dove un medico ha riportato la storia, che proprio nell’ultimo giorno di screening di massa assume anche un sapore di beffa. Ecco quello che è emerso e come è stata raccontata dalle pagine social della città del Tricolle questa vicenda: « Apprendiamo dal maggiore canale d’informazione social, Facebook, che un medico molto conosciuto ad Ariano ha ricevuto in diretta la notizia che una commessa, di un non meglio specificato punto vendita alimentare, sia risultata positiva al Covid-19 dopo essere stata sottoposta alla prova del tampone il 1° maggio al Palazzetto dello Sport». Una denuncia pubblica che non ha lasciato indifferente perà il Centro di Ricerchè che si è occupato dell’elaborazione dei tamponi da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno, quello arianese di Biogem, rispetto a denunce di ritardi nelle refertazioni delle analisi dei tamponi, precisa che «nelle cinquemila analisi finora effettuate, si è verificato un inconveniente tecnico- informatico nella trasmissione dei risultati di alcune analisi regolarmente refertate in data 8 maggio. In particolare nel recepire i dati dal database interno, la piattaforma informatica regionale, evidentemente a causa di un crash momentaneo del sistema, ha omesso alcuni risultati. Dell’errore si è potuto avere cognizione quando, a seguito di recentissime richieste di notizie sulle mancate risposte, si è proceduto al confronto tra i dati contenuti nel database interno e quelli recepiti nei file excel di trasmissione. Biogem, per spirito di collaborazione, si sta sobbarcando un lavoro immane. Sabato scorso sono stati consegnati duemila temponi da analizzare».

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