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HINTERLAND- IRNO Una situazione ambientale di allarme, a parte la pausa di ieri, intorno alle 18.30 in leggero miglioramento, grazie al graduale cambiamento delle condizioni atmosferiche, per cui i valori di Pm10, espressi in microgrammi su metro cubo, davano dei risultati più confortanti, misurati dalle centraline Aura. Ben diverse invece sono state le risultanze nelle ore precedenti a domenica. La notte del trenta ottobre, infatti, è stata tra le più disastrose per la qualità dell’aria nell’avellinese e nella valle solofrana e tra le più pericolose per la salute dei cittadini che vivono in questi territori. Le centraline della rete Aura hanno registrato in quelle 24 ore picchi altissimi con sforamenti di PM10 allarmanti. Consultando il sito dell’Osservatorio Metereologico di Montevergine, tra i picchi più alti per le PM10 sono risultati prima Montoro e poi Solofra.

Da Legambiente Valle Solofrana l’invito è chiaro: «Anche se è partito il monitoraggio Arpac con le centraline mobili che darà un ulteriore contributo di analisi, si deve progettare da subito e mettere in campo qualsiasi sforzo per contrastare tale criticità che non si combatte attendendo la pioggia», Sono in stato di allerta i “Cittadini Attivi di Montoro” che incalzano, quando dicono che la situazione è sotto gli occhi di tutti: «In ogni angolo della città si notano abbruciamenti di residui vegetali e non, e tanti fuori dai giorni e orari stabiliti. Qui non si respira e non c’è più tempo da perdere, perché i dati sono davvero preoccupanti. L’amministrazione e le forze dell’ordine facciano il loro corso e tutelino la salite pubblica».

A Monteforte Irpino la situazione non è migliore delle altre. Per il sindaco, Costantino Giordano, «la situazione relativa agli abbruciamenti ha preso una piega non più accettabile da parte della comunità. Nonostante la nuova ordinanza con cui venivano individuati alcuni giorni utili per poter procedere agli abbruciamenti di scarti vegetali, in diverse aree del paese abbiamo assistito a una pericolosa tendenza a contravvenire in maniera del tutto deliberata. Abbiamo deciso di aumentare i giorni disponibili per gli abbruciamenti di vegetali. Nonostante tutto, chiediamo uno sforzo: c’è bisogno di rispettare in maniera ferma e pedissequa le nuove disposizioni. I rilevamenti Arpac sulla qualità dell’aria ci consegnano un dato che non possiamo continuare ad accettare».

Dal segretario provinciale del Prc arriva un altro monito: «Come Rifondazione Comunista elaboreremo nei prossimi mesi una proposta che proveremo ad illustrare pubblicamente ai cittadini , agli operatori agricoli ed agli amministratori. Secondo il segretario prc, Tony Della Pia, la risposta deve essere politica: « Rielaborare e rendere compatibile la convivenza tra le parti con la formazione, l’informazione e magari realizzando impianti di biodigestione di prossimità, non invasivi ed adeguati alle esigenze dei territori. Servono però capacità progettuale, sinergia tra enti e volontà politica».

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