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Tariffe dei rifiuti più salate nel 2021 in Italia, con una media di 312 euro a famiglia in aumento dell’1,5% rispetto al 2020. La regione con la Tari più alta si conferma la Campania (416 euro, -0,6% sull’anno precedente), con la città di Avellino che raggiunge il “podio” in negativo per il maggior aumento del costo del + 4,8 in un anno, passano dai 318 euro del 2020 ai 333 del 2021. Primato in controtendenza per quanto riguarda i numeri della raccolta differenziata che raggiunge una percentuale del 71,3 nel 2019, per una produzione pro capite di rifiuti urbani di 419,54 al Kg.

Staccata di oltre 10 punti percentuali Benevento, di 20 Caserta, quindi ancora più dietro Napoli e Salerno. Il quadro emerge dalla rilevazione annuale dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti fatta in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia tipo di 3 persone e una casa di proprietà di 100 metri quadrati.

Rispetto alle 112 città esaminate, sono stati riscontrati aumenti (rispetto al 2020) in 53 capoluoghi, situazioni di stabilità in 37 e diminuzioni in 22. Rispetto al 2020 sono state riscontrate variazioni nella tariffa in aumento in 52 capoluoghi; variazioni in diminuzione in 22 capoluoghi e situazioni invariate nei casi restanti. Il livello medio della raccolta differenziata si attesta al 61,3%, sotto i livelli previsti.

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