X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

Nessun sorteggio d’inizio colloquio mentre il Ministero dell’Istruzione sceglie di scommettere ancora una volta sulla prova scritta doppia, costruita su due materie per quasi tutti i 164 indirizzi della scuola italiana. Al liceo classico si invertono le materie, la versione sarà di greco e l’analisi in latino Allo scientifico gli studenti dovranno fare i conti con matematica e fisica. Confermata anche la composizione mista degli esami di maturità con tre professori interni e tre esterni. Tra le novità più attese anche il ritorno della storia tra le tracce della prova di italiano. Nessuna estrazione delle buste, il colloquio sarà, comunque, pluridisciplinare. Ciascuna commissione predisporrà, come spiegato dalla Ministra Azzolino, i materiali di partenza da sottoporre agli studenti (potranno essere un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema). Toccherò, poi, agli stessi commissari scegliere il punto di partenza del colloquio.
E’ il dirigente dell’istituto superiore De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi Gerardo Cipriano a spiegare come “si tratti di cambiamenti certamente positivi come quello legato alla reintroduzione della traccia di storia, messa inspiegabilmente da parte. E’ evidente come la storia e la filosofia accompagnino qualsiasi percorso o riflessione sul presente. Non si può prescindere dalla loro conoscenza. Quanto alla prova scritta doppia, si tratta di una formula già sperimentata con successo lo scorso anno. Gli studenti, adeguatamente preparati dalle simulazioni organizzate durante l’anno, non hanno incontrato grosse difficoltà né allo scientifico, né al classico e al linguistico. Si tratta di una prova che effettivamente consente di verificare le competenze possedute dagli allievi, le loro capacità critiche. Inoltre, molto spesso gli studenti si adagiavano sull’idea dell’alternanza tra le due materie, così poteva capitare che il latino o il greco fosse di volta in volta trascurato dagli allievi. In questo modo, invece, gli studenti sono incoraggiati a studiare tutte le materie”. E sull’obbligatorietà dell’Invalsi: “Ancora una volta ci confermiamo scuola all’avanguardia, impegnati nella predisposizione di prove computer based sul modello dell’Invalsi”.
Soddisfatta anche la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Rosa Grano: “Il colloquio pluridisciplinare è la modalità migliore per permettere ai ragazzi di esprimersi al meglio e dare prova della capacità di stabilire collegamenti tra le discipline. Bene anche la reintroduzione del tema di storia, che diventa strumento fondamentale per riflettere sul presente. Mentre la seconda prova scritta doppia non è più una novità”.
Antonella Matarazzo, docente di lettere al liceo classico Colletta, spiega come “lo scorso anno gli allievi non hanno incontrato grosse difficoltà nella seconda prova scritta, anzi il testo greco ha aiutato a sciogliere alcuni punti più complessi della versione in latino. Positiva anche l’abolizione delle buste, il fatto che la commissione decida il punto di partenza del colloquio è importante. I commissari sono per metà interni, conoscono quindi le attitudini degli allievi e sanno quali studenti sono capaci di affrontare un colloquio multidisciplinare con maggiore disinvoltura. Quanto all’Invalsi, quest’anno sarà obbligatoria la partecipazione alla prova, per i ragazzi è comunque uno scoglio da superare, i test Invalsi possono presentare comunque qualche difficoltà per il modo in cui i testi sono articolati. Ecco perchè c’è bisogno di un’adeguata preparazione nel corso dell’anno”.
E’ il professore Pellegrino Caruso , docente al Convitto Colletta, a spiegare come “Sono favorevole alla prova congiunta di latino e greco perchè è importante ribadire la comune orgine indoeuropea della materie umanistiche. Solo il confronto tra le lingue, con opportune riflessioni etimologiche, può favorire l’arricchimento del linguaggio impoverito dei ragazzi, oltre che agevolare la conoscenza delle lingue moderne. Mi aspetto, però, che a livello ministeriale si faccia molto di più per ribadire l’unitarietà delle lingue classiche, evitando la frantumazione del biennio del classico ed affidano nel triennio il latino ed il greco allo stesso docente. Allo stesso modo il confronto tra letteratura latina e greca diventa fondamentale per comprendere le affinità di uomini che hanno tratto ispirazione dallo stesso Mar Mediterraneo, sul quale si sono affacciati, con opportune interazioni fra popoli”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE