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ARIANO IRPINO (AV) – Da ieri la città del tricolle è senza sindaco e in attesa del Commissario prefettizio. Il sindaco dimissionario, Enrico Franza, ha mantenuto la posizione assunta e non ha ritirato le dimissioni respingendo ogni addebito e assegnandolo alla opposizione «non costruttiva ma strumentale. Incapace di proporre niente». Ha, quindi, confermato la decisione assunta venti giorni fa per essere coerente fino in fondo, «onesto verso me stesso, verso i cittadini».
Una scelta definitiva che motiva subito, in apertura della conferenza stampa svoltasi presso l’aula consiliare alla presenza dei cittadini. Insieme all’ormai ex sindaco, presenti gli assessori e in rappresentanza dei gruppi che hanno appoggiato fino alla fine Franza Carmine Grasso del PD e Luca Orsogna del Movimento 5 Stelle. Da sottolineare anche la presenza del consigliere pentastellato Mario Iuorio. «E’ stata una scelta impostami – ha esordito Franza – dalle contingenze del quadro politico, che sin dall’inizio di questa breve consiliatura si è mostrato frammentato, disomogeneo, senza una valida prospettiva futura. E allora dico no alla riproposizione di vecchi schemi politici dal sapore dell’inciucio. Non ho nessuna intenzione di piegarmi a logiche opportunistiche». Ha lasciato intendere che in questi venti giorni, in cui non ha detto neppure una parola, ci sarebbero stati dei tentativi di avvicinamento, ma appunto non ha inteso piegarsi a logiche che non ritiene corrette, sopratutto nei confronti dei cittadini.
Nel corso dell’intervento il sindaco ha ringraziato tutti, i cittadini, i consiglieri comunali, gli assessori, la segretaria comunale, i dirigenti ed i dipendenti dell’ente. Quindi ha rivolto accuse all’opposizione ed ai consiglieri del centro destra, ponendo in evidenza «l’irresponsabilità messa in campo da questi ultimi che hanno ostacolato qualsivoglia azione di governo, determinando di fatto la fine di questa esperienza amministrativa, senza assumersi la responsabilità delle proprie azioni attraverso un documento unanime di sfiducia al sindaco e alla sua giunta. Responsabilità che è toccata a me, con un atto obbligato nel rispetto dei cittadini e della comunità arianese tutta, che merita di essere governata in maniera diversa da quanto fatto negli ultimi quindici anni.
Ed ha voluto ricordare quanto realizzato, «non è poco considerato il tempo concesso. Abbiamo ripreso la questione che riguarda l’Area Vasta per riportare Ariano al centro di ogni iniziativa e capofila di tutte le progettazioni». E poi un passaggio sulle opere per le quali l’esecutivo ha chiesto finanziamenti. A cominciare dai 750mila euro per Fosso Madonna dell’Arco, e 600mila euro per altre criticità. «Ma ci saranno tre mesi di campagna elettorale per rendere conto di quanto fatto».
Non ha risparmiato frecciate all’opposizione di centro destra «incapace di produrre idee, ma che ha solo attaccato gli assessori, con offese e pretesti». Auspica quindi che la campagna elettorale prossima sia capace di proporre dialettica e dialogo tra i candidati. C’è spazio anche per ex alleati, che si sono tirati fuori dall’alleanza ma che intende recuperare. E sulla sua candidatura ribadisce che sarà all’interno del centro sinistra «Parleremo, discuteremo e troveremo il modo per giungere ad una intesa». Un centro sinistra che sarà ampliato tenendo presente il Movimento 5 Stelle, «al secondo turno la coalizione originaria si è contaminata con altre culture politiche. Cercheremo di costruire un soggetto più ampio».
Etichetta come questioni personalistiche e non di natura politica le critiche sollevate nei suoi confronti. A maggior ragione quando gli si è chiesto di azzerare la Giunta. «E perchè avrei dovuto farlo? Ho detto no per una questione morale, gli assessori avevano lavorato bene perchè avrei dovuto allontanarli. E poi quali erano le prospettive? Nessuna e quindi perchè avrei dovuto chiudere una esperienza senza avere una prospettiva di fronte?».
Guardando indietro il suo rammarico più grande è stato quello di «non essere riuscito a riportare Ariano al centro del territorio, alla guida dell’area. Sono riusciti a recuperare l’Area vasta, ma la Stazione Hirpinia, e altre questioni importanti nell’immediato non potranno avere la città di Ariano alla guida. Per la Stazione mi riprometto di ricordare all’amico sindaco di Grottaminarda che l’infrastruttura è nel territorio di Ariano e lo stesso Piano di zona sociale senza Ariano non può esistere a lungo. Ma lavoreremo per riportare Ariano intesta al territorio». In chiusura ribadisce che sarà impegnato nella campagna elettorale che «vinceremo nuovamente».
A intervenire è quindi la vice sindaco, Laura Cervinaro che a nome della Giunta ha ricordato l’impegno profuso «in questi pochi mesi di amministrazione da tutta la giunta». Ha ricordato ancora le enormi difficoltà nelle quali hanno dovuto muoversi per «cercare di portare avanti un programma di governo per cercare di rompere le vecchie logiche di malgoverno fin qui messe in atto dalle passate amministrazioni». Quindi il richiamo all’incapacità dei partiti presenti in consiglio, di portare avanti un programma di unità di intenti per il bene della città.

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