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SANT’ANDREA DI CONZA (AV) – A fare gli onori di casa è stato l’ingegnere Michele Frino grande amico di Ciriaco De Mita di vecchia data. L’Italia è popolare che si schiera con il centrosinistra di De Luca nella corsa alle Regionali fa così il suo debutto elettorale.


Giuseppe De Mita comincia parlando dell’emergenza Covid drammatica per tutti ma una opportunità per le aree interne perché sicuramente la vita sarà diversa e la normalità non tarderà ad arrivare con un nuovo equilibrio dal quale alcune zone saranno il cuore pulsante. Ma solo se ci sono gli uomini giusti al posto giusto.
Pino Rosato, invece ha messo su un piatto d’argento il suo lungo lavoro non solo da professionista ma anche sul lato politico in ambito provinciale, come direttore generale della città ospedaliera, il servizio reso ai cittadini. La sua candidatura è diretta ai giovani che invita a non fare affari in politica per avere un posto di lavoro. Ciriaco de Mita ha esordito parlando del progetto Pilota e di Comunità Montana.

L’impegno , nonostante la mancanza iniziale di fondi ha portato il Progetto pilota a risolvere i bisogni della gente, ha dato più servizi alla comunità e ha fatto capire il senso che esso esprimeva. Guarda al futuro e dice che l’ottimismo è nel suo DNA, sempre, perché non ha mai mollato, e parla dei suoi ultimi impegni a favore di piccoli imprenditori che stanno crescendo in zona.

Parla di industrializzazione, della cultura, delle bellezze monumentali, come il Goleto, l’ambiente, la storia, i musei, che destano sempre più curiosità e interesse, la scuola dove vede un grande vuoto.


Aggiunge poi che buona cosa è la salvaguardia dell’ambiente: le montagne del Laceno, la funivia, le tradizioni, i luoghi di rappresentanza, le castagne di Montella e Bagnoli. Bisogna però lavorare in sinergia e in continuità con le amministrazioni comunali, la Regione, la provincia. Riguardo all’alleanza con De Luca, questo è meno importante quando ci sono di mezzo candidati credibili che devono affrontare i problemi non pensando alla convenienza personale ma di tutti. Chiudendo, pensa al passato e ai suoi trascorsi di politico dicendo che ogni volta che è sceso in campo, come quando era presidente del consiglio è stato per aiutare non solo L’Italia ma anche l’Alta Irpinia. “L’Italia ha una grande Democrazia, la più alta che ci sia al mondo e se è rimasta tale è grazie anche al nostro impegno”.

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