X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

AVELLINO – Da dati quasi ufficiali le tessere dovrebbero essere circa 4200 – più o meno 400 in meno rispetto allo scorso anno – con una distribuzione eterogenea sul territorio irpino.
Sono 190 invece le tessere on line che dovranno ora essere convalidate prossimi giorni. Risulta qualche irregolarità: iscrizioni fuori tempo massimo o multiple, cioè da una stessa carta di credito. Ieri a via Tagliamento la commissione per le adesioni ha cominciato le verifiche.
In città i dati sono più o meno consolidati. Le tessere sono passate da più di mille a 668, un drastico ridimensionamento rispetto al 2018. I circoli sono cinque. Il più numeroso è “Il Coraggio di Cambiare” guidato da Vincenzo Picariello, dove sono iscritti l’ex presidente del consiglio comunale, Livio Petitto e il primo cittadino Gianluca Festa: secondo dati ufficiosi, sono a 256 gli iscritti.
Laboratorio Democratico, dove si è tesserato il consigliere regionale, Maurizio Petracca, ha 168 tessere. “Libertà è Partecipazione” di Areadem con Franco Russo, un centinaio di tessere.
Il “Francesco De Sanctis” dell’area della presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, ha 65 iscritti. Infine il circolo “Aldo Moro” di Bellizzi di Lorenzo Tornatore una ventina. 52 gli iscritti direttamente a via Tagliamento tra cui Luca Cipriano.
Guardando al resto dell’Irpinia il partito è molto radicato a Solofra dove si contano circa 272 iscritti e in Alta Irpinia, ad esempio a Lioni, dove i tesserati sono circa 162, a Sant’Angelo dei Lombardi dove sono un centinaio, a Lacedonia, dove sono 56. A Serino il dato è positivo: 97 le adesioni. Ad Ariano, dove le tessere sono 103, troppo poche in proporzione alla popolazione. Ad Atripalda 35 e a Montoro 42.
Il Pd è presente a Monteforte Irpino con 89 iscritti e nella Bassa Irpinia: a Lauro circa sessanta come a Taurano mentre a Sperone gli iscritti sono una settantina. Nei prossimi giorni ci dovrebbero essere i risultati definitivi.
Dopo la conta delle tessere, magari si potrà fare pure il congresso prima delle Regionali. Intanto il Pd va all’incasso. 23 euro per una tessera è un piccolo sacrificio richiesto a tutti gli iscritti. Perché la politica ha un prezzo, la democrazia costa. E se si vuole un partito strutturato con una federazione e dei circoli a presidio di un territorio vasto e sempre più desolato come l’Irpinia, allora bisogna contribuire anche economicamente. Nelle casse di via Tagliamento sono arrivati circa 96mila euro di cui circa 15mila andranno al Pd regionale e il resto ripartito a metà tra sezioni e sede centrale. Abbastanza per un congresso senza sfarzi.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE