X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

L’ex premier Giuseppe Conte saluta e ringrazia. Ed è un arrivederci. “È davvero necessario – scrive in un post – che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita”.

Conte fa intendere di avere tutte le intenzioni di continuare a far politica. Quella con P maiuscola, s’intende: “Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere”.
Sono due le ipotesi sul futuro di Conte. Da una parte, c’è chi lo vuole federatore di una coalizione alternativa al centrodestra. Dall’altra, chi lo candida a leader dei centristi. Nei giorni scorsi, in una intervista sul Quotidiano,, Gerardo Capozza, ex consigliere per il Sud dell’ex premier, ha parlato di un Conte al lavoro per un progetto politico di centro, di stampo cattolico e ambientalista.

Del resto, nei suoi 956 giorni a Palazzo Chigi (Conte I: 1 giugno 2018 e Conte II: 5 settembre 2019 al 26 gennaio 2021) ha raggiunto un alto indice di gradimento. Lo conferma il messaggio con il quale si è congedato che ha ottenuto più di un milione di like, mentre i commenti hanno superato quota 300mila e le condivisioni sfiorano quota 140mila. Si tratta di numeri record per le pagine social di un esponente politico.

Proprio in Irpinia il centro da sempre affollato e senza leader non aspetta che l’uomo della Provvidenza. Conte venendo ad Avellino il 14 ottobre del 2019 fu accolto con entusiasmo sopratutto dagli inossidabili democratici che con fragorosi applausi accompagnarono il suo discorso tutto infarcito di rimandi all’umanesimo, al personalismo, ai valori della Costituzione e del popolarismo, tra una citazione di De Gasperi e una di Sturzo. I centristi irpini guardano oggi con attenzione ancora maggiore a un Conte che sembra essersi sganciato dai 5 stelle. Conte piace ad esempio a tutto il gruppo dell’associazione “ConTe” – che può leggersi anche semplicemente Conte – e fa riferimento a Mario Sena. E’ ben visto dagli ex dc come Gerardo Bianco, Gianfranco Rotondi e potrebbe andare a genio perfino a Peppino Gargani, ad esponenti del cattolicesimo democratico come l’ex sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE