X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

AVELLINO – Tiziana Guidi, attivista storica dei 5stelle, esponente della base del movimento, alla fine siete al Governo, ma…

Ora la palla passa ai parlamentari. Noi attivisti e militanti ci siamo espressi votando su Rousseau.

E la maggioranza ha detto sì…
Rousseau è un formidabile strumento di democrazia, ma è possibile che si verifichino dei problemi.

Ad esempio?
Noi siamo 120mila iscritti circa e non credo che Davide Casaleggio riesca sempre a verificare che a votare siano tutti simpatizzanti, e non ci siano frange che non rispondono alla nostra militanza, cioè che non sono 5 stelle. Questa è una considerazione di carattere generale che riguarda ogni votazione on line. E poi il quesito poteva essere formulato forse in modo più chiaro, corretto, fuorviante. Era tutto incentrato sull’esaltazione del Ministero per la tradizione ecologica senza entrare nel merito della questione politica, cioè se entrare in un governo con tutti gli altri partiti tra cui anche Forza Italia.

Bisogna votare di nuovo allora?
Da un lato, ritengo sacrosanta la richiesta di Barbara Lenzi. Dall’altro, penso che i ministri sono già stati nominati. Saranno i parlamentari a decidere. E dovranno essere molto attenti nelle loro valutazioni. E’ una proposta saggia quella di Davide Casaleggio: potrebbero astenersi dal votare la fiducia. Così si evitano spaccature insanabili e i parlamentari possono mantenere una posizione autonoma.

Non è una contraddizione avere dei Ministri 5stelle e astenersi dal voto di fiducia al Governo?
A questo punto, salviamo il salvabile. E’ giusto che il M5s in Parlamento possa rivendicare una certa autonomia e sopratutto non si divida.

Perché allora entrare nel Governo?
Una bella domanda. Bisognerebbe chiederlo a chi ha votato sì su Rousseau. Io, ad esempio, temo che i Ministri 5stelle non toccheranno palla anche perché nei ruoli chiave Draghi ha messo i suoi tecnici. I 5stelle rischiano di essere solo dei figuranti. Comunque c’è chi pensa che facendo parte del Governo riusciranno a difendere meglio alcuni risultati ottenuti in questi due anni.

C’è il rischio che i 5stelle possano spaccarsi, ad esempio Di Battista è andato via
Di Battista è andato via, non ha creato una nuova fazione. Non si può nascondere che all’interno del Movimento ci sono delle posizioni diverse ma la soluzione non è certo separarci, anche perché l’unico risultato sarebbe di contare ancora meno. Dobbiamo discutere, è vero. Abbiamo retto tanti scossoni, attraversato molti momenti difficili, e alla fine siamo rimasti insieme. Questo forse è il peggiore di tutti.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE