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AVELLINO – Congresso Pd, il Nazareno ci ripensa. Il partito prima frena sul congresso, poi accelera. Martedì scorso la decisione da Roma di rinviare il congresso di Avellino dopo il tesseramento 2021, dunque al prossimo anno. Una decisione che ha portato alle dimissioni del commissario Aldo Cennamo, alla “rivolta” dei dirigenti irpini che hanno minacciato le dimissioni dagli incarichi di partito e alla protesta di molti circoli. Ieri una nuova circolare, firmata da Stefano Vaccari e Marco Meloni – rispettivamente responsabile nazionale organizzazione e coordinatore della segreteria nazionale – indirizzata tutti i segretari regionali e provinciali che fa ripartire i tutti congressi. Il problema è capire se l’Irpinia è un caso a sé, se ci c’è una volontà politica di non eleggere un segretario.

Nella circolare sono contenute le disposizioni sullo svolgimento in sicurezza dei congressi dopo il DPCM del 22 aprile 2021. In particolare si individuano due “finestre temporali” entro le quali “si dovranno”, scritto in maiuscolo, “svolgere i congressi di ogni livello, giunti o che giungano a scadenza naturale nel 2021, per effetto di commissariamento precedente, per dimissioni o decadenza delle figure apicali e organismi dirigenti, con l’obiettivo politico dichiarato di arrivare al rinnovo o ripristino delle cariche monocratiche e della funzionalità degli organismi dirigenti di ogni livello territoriale entro il 31 dicembre”. Sembrerebbe proprio il caso di Avellino.

I congressi svolgersi tra il 30 giugno e il 31 luglio oppure dal 1 settembre al 7 dicembre 2021. In Irpinia la commissione ha già fatto il lavoro. L’anagrafe certificata è quella relativa all’anno 2020. Nel Pd irpino sono appena terminati i rinnovi per il 2020 degli iscritti nel 2019.

Per quanto riguarda l’elettorato attivo e passivo, possono partecipare con diritto di voto, e godono dell’elettorato passivo, gli iscritti presenti nell’Anagrafe certificata al 30 aprile 2020 che rinnovino la propria iscrizione al Pd entro il giorno di svolgimento delle Riunioni di circolo per l’elezione degli organismi, e tutti i nuovi iscritti al Pd, anche online, entro 10 giorni dall’inizio dello svolgimento delle medesime riunioni. Insomma ad Avellino voterebbero solo gli iscritti che hanno rinnovato la tessera. Nella circolare ci sono poi le disposizione per celebrare il congresso in sicurezza.

“Nel caso in cui sia necessario tenere attività propedeutiche allo svolgimento dei congressi prima del 15 giugno è possibile scegliere anche le modalità online”. Ieri Vaccari sul nostro giornale aveva dichiarato che la decisione di riaprire il tesseramento era arrivata direttamente dal segretario nazionale Enrico Letta, ma non era definitiva e sulla questione ci si poteva tornare sopra. Intanto sul caso Avellino interviene anche il segretario regionale Pd, Leo Annunziata: “Ho grande stima per Aldo Cennamo, spero che le cose vadano nel modo i cui aveva stabilito”.

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