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AVELLINO- Partono le riunioni operative di ciascun settore comunale, per mettere nero su bianco le tredici richieste di chiarimenti avanzate dal Ministero dell’Interno sul piano di pre-dissesto finanziario deliberato, prima dall’ex triade Commissariale, successivamente in Consiglio comunale dall’amministrazione del sindaco Gianluca Festa. Si parte, inevitabilmente, dal settore risorse finanziarie che, domani mattina alla presenza dell’assessore al ramo Enzo Cuzzola, avvierà una prima ricognizione nel merito delle quindici pagine inviate a Piazza del Popolo dalla Commissione ministeriale, a firma del direttore centrale Antonio Colaianni. Probabile anche la presenza del Collegio dei Revisori dei conti presieduto dal dottor Alessandro Trusio, organismo più volte citato in ballo nella relazione arrivata al Comune di Avellino giovedì scorso, con il termine perentorio di trenta giorni per inviare i chiarimenti richiesti, dunque non oltre il 27 marzo prossimo. Non solo il ragioniere capo, Gianluigi Marotta, ma anche gli altri dirigenti comunali tirati in ballo da Colaianni sono chiamati a mettere nero su bianco le proprie osservazioni, al fine di arrivare alla redazione di un incartamento unico ed esaustivo da inviare al Ministero. Le contestazioni, infatti, non risparmiano nessun settore comunale, dai lavori pubblici per debiti fuori bilancio e project financing per l’ex Mercatone, al patrimonio per il rapporto con il Credito sportivo rispetto alla piscina comunale, fino alle partecipate per la condizione finanziaria delle società municipalizzate, a partire da Azienda città servizi. Il primo confronto di domani con l’assessore Cuzzola servirà anche per ragionare sui criteri da adottare per l’approvazione del bilancio previsionale che, nonostante pare sia in regime di proroga al 30 aprile per tutti gli enti locali, l’amministrazione comunale intende portarlo in Consiglio quanto prima possibile. E’ inevitabile, infatti, che la tenuta del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, a prescindere dalle integrazioni da allegare, rimane strettamente collegata ai nuovi bilanci annuali che l’ente comunale è chiamato ad approvare. Il previsionale 2020, dunque, rappresenta la principale fotografia del piano di rientro in atto, e nella sua sostanza dovrà tenere conto della situazione creditoria pregressa, dei debiti fuori bilancio non inseriti nel pluriennale, dei tagli per il risparmio della spesa, fino alle operazioni di risanamento. Di qui anche la tempistica dell’approvazione in Aula, per l’amministrazione comunale diventa fondamentale anche rispetto alla credibilità e l’incisività del piano stesso che, a prescindere dalle integrazioni chieste dal Viminale, sarà valutata in maniera stringente dai controlli della Corte dei Conti. I tempi, dunque, restano fondamentali per convincere concretamente gli organi di controllo della tenuta del piano, al di la di buoni proposti e chiarimenti enunciati nelle relazioni. Lo stesso vale per il bilancio consuntivo, da approvare sempre entro il 30 aprile 2020, rappresentando un documento finanziario che contempla l’indicazione delle entrate effettivamente realizzate e delle spese effettivamente sostenute nel periodo che viene preso in considerazione. Il tutto, chiaramente, passo per il deposito effettivo nelle casse comunali dei primi 8 milioni dell’anticipo statale che, stando alle rassicurazioni del sindaco Gianluca Festa non sono a rischio nonostante i chiarimenti da inviare a Roma.

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