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AVELLINO- Si respira aria di una nuova primavera nella tendostruttura del Campo Coni, adibita a centro vaccinale cittadino, da ieri operativa per la inoculazione della prima dose Pzifer agli over 80. Sono 314 i vaccini effettuati dall’equipe medica dell’Asl nel primo giorno di attività, per proseguire con gli stessi ritmi in questi giorni per screenare la lista degli oltre 3000 anziani che si sono prenotati sulla piattaforma regionale, e che vengono di volta in volta chiamati secondo l’ordine di prenotazione. Un sentimento comune di emozione e speranza, quello che esprimono gli uomini e le donne che nella giornata di ieri si sono recati nel punto vaccinale cittadino, la gran parte accompagnati da figli o nipoti, alcuni aiutati dai volontari della Misericordia e le altre associazioni in campo, che hanno provveduto ad andare a prendere a casa o mettere a disposizione sedie a rotelle per coloro che ne hanno fatto richiesta.

Alcuni di loro non uscivano da casa dallo scorso marzo, da quando i primi contagi da covid bloccarono l’Italia e il mondo intero. Altri non rinunciano a qualche passeggiata all’aria aperta, o piuttosto la visita di figli e nipoti. Di qui l’appello proprio ai più giovani: “Siate responsabili finchè non arriva il vostro turno per vaccinarvi, altrimenti mettere in pericolo la vostra vita e soprattutto quella dei vostri cari”. In fila c’è anche chi, come la signora Giovanna ha vissuto gli anni più bui della grande guerra e non esista a dire come “l’esperienza del covid stia diventando peggiore di quella della guerra”. Per questo Antonio parla di una “giornata di incoraggiamento per poter ritornare a vivere. Bisogna vaccinarsi subito, così siamo tutti più sicuri. Non c’è nulla di cui avere paura, così come ci sottoponiamo al vaccino antinfluenzale allo stesso modo dobbiamo fare questo contro il covid”.

Rispetto agli aspetti logistici della giornata, tiene l’organizzazione gestita dal Comune di Avellino con lavori che hanno garantiti una divisione oculata degli spazi con la realizzazione dei sei box vaccinali, un punto per l’accettazione, un altro spazio per l’attesa e tutto quanto necessario, anche all’esterno dello spazio. Gli over 80 avellinesi hanno atteso davvero pochi minuti prima di entrare nella tendostruttura, dove ad accoglierli c’era una squadra di operatori socio sanitari che, dopo aver raccomandato di tenere a portata di mano documenti e tessera sanitaria, hanno provveduto all’accompagnamento nei singoli box. Nessun ritardo né code particolari, la giornata è proseguita tranquillamente.

A disciplinare ingressi e prenotazioni, gli agenti della Polizia Municipale e il personale dell’Acs. Presenti anche il sindaco Gianluca Festa, alcuni assessori comunali, e il manager dell’Asl Avellino, Maria Morgante, accompagnata dal consigliere regionale Maurizio Petracca. “Somministreremo, qui al Campo Coni, il siero ai 4mila over 80 che si sono registrati.- dice la Morgante- Ringrazio il sindaco di Avellino per il lavoro eccezionale portato avanti, così come ringrazio tutti gli operatori che stanno collaborando alla campagna vaccinale Dietro la somministrazione di una sola dose di siero c’è un grande lavoro, c’è un mondo che si muove. L’organizzazione è stata fondamentale, tanto quanto la fornitura dei vaccini. Stiamo aprendo i centri in tutto il territorio provinciale dove i sindaci hanno dato disponibilità delle sedi”.

Rispetto alla dosi vaccinali, il manager Asl chiarisce: “La fornitura attualmente a nostra disposizione è di 4 pizze di vaccini Pfizer ( 1.170 dosi totali), un altro carico è atteso per il primo marzo. Se continua così riusciamo a programmare in maniera costante tutte le operazioni. Ma ci stiamo concentrando anche sul mondo della scuola, proseguano le convocazioni ad Ariano Irpino. Speriamo che settimanalmente ci saranno forniture nuove in modo da non trovarci mai in difficoltà”. 

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