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SOLOFRA (Av) – «Non si capisce quale potrà essere il futuro del “Landolfi”, rispetto ad un ospedale che fa registrare numeri significativi, a partire da Ortopedia (da sette a quattro medici), quello stesso reparto che si sta smantellando, nato con il distretto di Solofra». Il sindaco di Solofra Michele Vignola rilancia in ogni occasione, e su tutti gli organi di informazione e comunicazione, la sua denuncia politica contro i vertici del Moscati e della Regione, dopo l’ultimo provvedimento del direttore generale Renato Pizzutiche mette a rischio il funzionamento di Ortopedia e del Pronto soccorso. Né si comprende come e quando verrà attuato il decreto 29 con cui è stato sancito l’accorpamento tra il Landolfi e il Moscati. Si va al coinvolgimento del territorio, chiamando a raccolta i comuni del consorzio A5, le vicine Amministrazioni di Montoro e Serino per un Consiglio comunale congiunto. La mobilitazione si sta allargando. La commissione Pari Opportunità presieduta da Angela Pandolfelli si è sempre spesa su questa vicenda, già in passato. Così la presidente: «Già nel 2018 avevamo capito che non ci sarebbe stato futuro per un’altra specialità che è stata soppressa, il parto indolore. Abbiamo fatto la nostra battaglia, con manifestazioni davanti all’ospedale, al fianco delle donne, coinvolgendo tutti gli attori sul territorio, oggi quel servizio non è più attivo. Questo ospedale non va inteso come una riserva, esso è integrazione del Moscati, compito a cui assolve egregiamente, visto che tutta l’area dell’Irno, mi riferisco ai comuni del salernitano e poi fino all’ area vesuviana, Nocera, Pagani, fanno riferimento al Landolfi. Il pronto soccorso è attivo, ed ha sempre risposto a tutte le esigenze, a fronte dell’intasamento al Moscati. La struttura si trova in zona baricentrica, tra Avellino e Salerno, e vanta un centro di eccellenza quale l’Hospice. Noi siamo pronti, e sono certa che anche le altre associazioni solofrane faranno la loro parte».
Da Solofra ad Avellino, “Cittadini in movimento” con l’avvocato Massimo Passaro sta già segnalando da tempo le condizioni dell’ospedale solofrano, con video realizzati davanti alla struttura, nei quali ha sollevato tutti i dubbi rispetto al futuro e alle prospettive del nosocomio. Oggi Passaro ricorda che i suoi allarmi sono stati lanciati da tempo, «e forse se fossero stati accolti allora – dice- oggi non ci troveremmo in queste condizioni. Bene che il sindaco stia rilanciando la battaglia, ma ricordo che sull’ argomento abbiamo organizzato tre convegni, nell’ultimo il sindaco e il consigliere regionale Vincenzo Alaia hanno partecipato, Maria Morgante per l’Asl e Angelo Percopo per il Moscati hanno ritenuto di non partecipare. Noi continueremo la nostra battaglia, sperando che il governatore De Luca possa rispondere alle giuste esigenze del territorio».

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