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MERCOGLIANO – E’ una Candelora blindata, rigorosi i controlli di polizia municipale, polizia di stato e carabinieri, accessi al santuario possibili solo con la funicolare, con tanto di termoscanner all’ingresso del santuario per misurare la temperatura dei pellegrini. Pochi i fedeli saliti al Santuario.

Una Candelora di preghiera, in cui i ritmi delle tammorre e i balli festosi degli anni passati lasciano spazio alla devozione sobria e composta, proprio come aveva chiesto la madrina Vladimir Luxuria. Non ha voluto rinunciare a salire a Montevergine, malgrado l’emergenza pandemia, sottolineando più volte la volontà di pregare la Vergine per chiederle la sua intercessione perchè il flagello pandemia finisca.

Luxuria spiega come “i fedeli hanno capito che quest’anno doveva essere una festa diversa, nel segno del rispetto per chi non c’è più, senza balli e canti. E così è stato. Ma certo mi piange il cuore nel vedere la piazza così silenziosa. La speranza è di tornare il prossimo anno alla festa fragorosa degli anni passati”.

L’abate di Montevergine Padre Riccardo Guariglia sottolinea come la celebrazione si carichi di un valore più forte quest’anno, invitando i fedeli a riscoprire l’aspetto più strettamente religioso del rito. “Nonostante non ci sia la presenza fisica – spiega Guariglia – è come se fosse con noi anche chi non ha potuto raggiungere il santuario, a causa delle restrizioni. Ho voluto accedere un cero proprio per ricordare chi non ce l’ha fatta e chi ancora oggi deve fare i conti con la malattia. Ed è un messaggio forte che arriva da questa celebrazione. Dobbiamo riprendere la vita con coraggio e riacquistare la speranza. Quest’esperienza ci ha marcato come fa lo Spirito Santo, ci ha insegnato i veri valori dell’esistenza. Non dobbiamo dimenticarla”

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