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AVELLINO – Ecco la replica, pubblicata su facebook, di Morgan alla lettera di Iprinia Mood.

“Non c’entra nulla Avellino. Chi si offende non ha capito nulla di nulla. Io le persone di Avellino che ieri sera hanno partecipato al concerto le ho trovate più intelligenti di chi fa strano uso di vicende chiarissime. Sono stato benissimo ad Avellino e dico che è veramente faticoso tutti i giorni lottare con questo mondo di cacciatori della strumentalizzazione. Io sono stato molto chiaro dal pomeriggio: dopo aver subito la violenza indimenticabile di uno sfatto forzato dalla mia unica casa di abitazione e officina di lavoro dove producevo (come qualsiasi artigiano-qualsiasi artista – qualsiasi libero professionista della creatività) i miei oggetti di cui la società si nutre (libri, canzoni, sigle, doppiaggi, basi musicali per talent show, colonne sonore e l’elenco è infinito) quotidianamente inconsapevolmente, non avevo piacere ad essere ritratto in mezzo ad una strada con il pianoforte. Chiunque fa ironia su questa cosa offende tre soggetti sociali: il cittadino cacciato dalla prima casa, il lavoratore obbligato a smettere di lavorare, l’artista che non può più darVI gli oggetti della creatività. Chiunque non ha la sensibilità di capire che non volevo suonare in mezzo alla strada è uno stronzo o uno molto tonto. Avellino non c’entra niente e ieri sera ho detto subito che io non volevo suonare con promoter così sciatti e poco rispettosi della mia vicenda umana, poi pensando al pubblico che non aveva nessuna responsabilità ho detto che avrei suonato ma solo a patto di devolvere il compenso ad una organizzazione che si occupa di famiglie in difficoltà. Ditemi quale ironia sarebbe lecita? A meno di essere dei cani a cui viene impartito il comando: attacca!”

 

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