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Giovedì 17 novembre, alle ore 10, presso la Sala Blu del Complesso Monumentale dell’ex Carcere Borbonico ad Avellino si conclude il “Festival della Montagna. L’Irpinia, il Partenio e altri racconti” promosso dal Comune di Mercogliano in partenariato con i Comuni di Ospedaletto d’Alpinolo, Sant’Angelo a Scala, Atripalda, Summonte, Pietrastornina, Monteforte Irpino e Avellino ed è realizzata all’interno del POC Campania 2014-2020 – Linea Strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura”. Programma “giugno 2016 – gennaio 2017”, Sezione “Iniziative promozionali sul territorio regionale”.

Curato da Mediateur, il Festival ha visto il territorio di questi comuni animato, dal 7 ottobre al 17 novembre, da un programma articolato e originale di iniziative di turismo culturale, artistico, naturalistico ed enogastronomico.

L’incontro conclusivo ha come tema “Turismo di montagna. Visioni e idee per il futuro”; sarà una  mattinata ricca di spunti e proposte per la valorizzazione in chiave turistica della montagna irpina, affrontando temi come la progettazione integrata e partecipata, la tutela, la valorizzazione, la crescita occupazionale, anche attraverso l’analisi di best practice d’impresa e idee innovative per il turismo montano.

Nel corso della mattinata, saranno anche premiati i vincitori del Concorso Fotografico #autunnoirpino, promosso all’interno del Festival.

L’incontro si apre alle 10 con Stefania Di Nardo, Assessore al Turismo del Comune di Mercogliano e Marianella Pucci di Mediateur che discutono su “Il Festival della Montagna 2016, un esempio di progettazione territoriale integrata”; alle 10.15,  Vito Abate del CAI Avellino parlerà della “Montagna come un tesoro”; alle 10.45 Luciano De Venezia, marketing e communication designer parlerà di “Start up e idee innovative per il turismo di montagna”. Coordina i lavori la giornalista Antonella Russoniello, ufficio stampa della manifestazione.

Si chiude così la manifestazione che ha visto il coinvolgimento di moltissime associazioni operanti sul territorio e ha interessato un pubblico molto variegato per età, provenienza e preferenze, con l’auspicio che la prossima edizione possa vedere una partecipazione ancora maggiore di enti, istituzioni e operatori del territorio irpino.

 

 

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