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Nella mattinata odierna militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Avellino hanno portato ad esecuzione un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Avellino nei confronti di Gianandrea De Cesare e del gruppo di imprese a lui riconducibile.

I delitti ipotizzati sono false movimentazioni sociali, omesso versamento di iva, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio. Il decreto, firmato dal procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio, racchiude l’esito di complesse attività investigative e di un’articolata consulenza contabile

La vicenda preveda l’avvio a seguito di segnalazione del Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Avellino, innanzi al quale pendeva una procedura di esecuzione immobiliare tra Eni spa e la Sidigas spa, di ci cui l’indagato è legale rappresentante.

In sostanza quel giudice verificava un fumus di insolvibilità nella misura in cui, a fronte di un credito di circa 12 milioni di euro (in realtà 20 milioni tenendo conto degli interessi mora) vantato dalla Eni spa, la perizia giurata accertava un patrimonio assolutamente insufficiente a farvi fronte: oltre all’assenza di liquidità, il patrimonio immobiliare della debitrice ammontava ad appena 200mila euro o poco più.

La Procura della Repubblica, investita ai sensi dell’articolo 7 Legge Fallimentare, pertanto provvedeva per un verso a rilasciare delega alla compagnia della Guardia di Finanza di Avellino per effettuare una ricostruzione delle vicende societarie e delle persone che di fatto ne risultavano i gestori e, per altro verso, a conferire un incarico di consulente tecnico contabile ad un esperto commercialista per svolgere approfondimenti più mirati e specifici con riferimento alla contabilità della società oggetto di verifica e delle eventuali criticità nella gestione della stessa.

Già dai primi accertamenti si evidenziavano forti anomalie di gestione, tali da far concludere che “il gruppo Sidigas ha scelto da numerosi anni di finanziarsi mediante il sistematico omesso versamento dei debiti tributari periodicamente liquidati e dichiarati dal gruppo stesso e afferenti accertamenti tributari degli uffici o imposte (dirette, indirette, accise)”.

Venivano altresì all’evidenza una sistematica omissione tributaria e un reimpiego delle somme così distratte verso altri patrimoni sociali nella piena disponibilità di De Cesare, di fatto ledendo i diritti dei creditori della Sidigas spa e le aspettative di recupero dello Stato del credito erariale.

Distrazione di parte delle risorse, che venivano redimesse (con condotte di riciclaggio infragruppo) nel circuito imprenditoriale cosiddetto “gruppo De Cesare”, tra cui le società sportive “Avellino Calcio” e “Avellino Basket”. Il sequestro ha ad oggetto una somma complessiva di circa 100 milioni di euro.

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