X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

‘BENEVENTO – Clemente Mastella ha presentato il suo nuovo partito “Noi di Centro”, che, gli viene detto durante un’intervista a Radio Cusano Campus, che punta a raggruppare le forze di centro, Azione di Carlo esclusa: “E’ lui che si auto esclude -afferma il Sindaco di Benevento- è tolemaico, è difficile avere a che fare con lui. Vorrei rilanciare un progetto simile alla Margherita. Fondata da me, Lamberto Dini, Franco Dini e Romano Prodi arrivò anche al 13%. L’errore storico, e io non aderii, fu quello di spogliarsi di alcuni canoni per fondersi con i Ds. Oggi il Pd arriva a malapena al 20%, Margherita e DS arrivavano al 30%. Vuol dire che è stata una sciocchezza incredibile. La Margherita poteva fare l’alleanza di centrosinistra e non fare il Pd’’. Con questo partito punta a candidarsi per la Presidenza della Regione Campania? “Io faccio il sindaco. Guardo più di là che di dietro, tra poco faccio 75 anni. Non mi presento neppure alla Camera o al Senato. L’unica remora che ho è che se non ci fosse stato questo gruppo di magistrati, alcuni fuori da ogni regola, oggi farei altro probabilmente. Come spiega Palamara nel suo libro, c’era un fan club di magistrati a Napoli contro di me e spero vengano giustiziati dalla giustizia che c’è dall’altro lato perché mi hanno ammazzato politicamente. Senza questo sarei stato ancora in campo”. “Per il resto ringrazio la Provvidenza per come mi è andata. C’è il rammarico per quel gruppo di magistrati che in maniera ingiusta si spinse a fare cose fuori dall’orbita della giustizia vera. Volevano fottere Mastella perché gli stavo sulle palle solo perché stavo facendo la riforma della giustizia. Qualcuno di quelli che mi brutalizzò ha fatto anche carriera”, conclude Mastella.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE