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CASERTA – Il tribunale del Riesame di Napoli ha revocato gli arresti domiciliari per l’imprenditore della sanità Vincenzo Schiavone, arrestato dieci giorni fa dai carabinieri nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) con l’accusa di corruzione e altri reati. Vincenzo Schiavone è noto per le sue attività imprenditoriali nel settore della sanità in quasi tutte le province della Campania, anche nell’Avellinese, dove aveva rilevato alcune case di cura. . Dopo l’arresto si era dimesso da ogni carica rinnovando integralmente il Cda. I giudici hanno comunque disposto l’obbligo di dimora fuori alla Regione Campania. Schiavone è proprietario di diverse cliniche in Campania, tra cui la Pineta Grande Hospital di Castel Volturno, unico presidio sanitario del litorale domizio. L’indagine riguarda proprio la Pineta Grande, in particolare il cantiere di ampliamento della clinica inaugurato nel marzo 2018. Per gli inquirenti Schiavone avrebbe corrotto amministratori e funzionari pubblici, sia del Comune di Castel Volturno che della Regione, al fine di avere tutti i permessi necessari ad ampliare la clinica. Dagli accertamenti sono emerse anche presunte violazioni edilizie in relazione al cantiere di ampliamento. Il Tribunale del Riesame ha escluso per Schiavone (difeso dai legali Giuseppe Stellato e Claudio Sgambato) il reato di corruzione, ritenendo che al massimo che si possa configurare un abuso d’ufficio, ridimensionando dunque il cuore dell’accusa contestata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ovvero che Schiavone avesse assunto nelle sue aziende persone vicine agli amministratori e ai funzionari pubblici corrotti; un’impostazione che ha fatto venir meno le esigenze cautelari necessarie per confermare il provvedimento cautelare emesso dal Gip di Santa Maria Capua Vetere. I giudici non hanno ritenuto sussistenti neanche i reati di falso e abuso d’ufficio in relazione alle autorizzazioni ottenute dalla Sovrintendenza dei Beni Paesaggistici di Caserta e Benevento per i lavori di ampliamento della clinica Pineta Grande; vicenda, quest’ultima, che aveva portato al coinvolgimento di un funzionario della sovrintendenza e dello stesso ex sovrintendente. Il cantiere di ampliamento della clinica è tuttora sotto sequestro, ma i legali di Schiavone hanno presentato ricorso per Cassazione per riottenerne il controllo. La vicenda ha destato grande interesse in Campania per la personaità di Schiavone e suoi notevoli interessi.

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