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CASERTA – Sono decine le persone rientrate nel Casertano dalla Lombardia e da altre regioni del Nord che da domenica mattina, da quando è entrata in vigore l’ordinanza del Governatore De Luca, hanno segnalato la propria presenza al Comune o all’Asl, mettendosi poi in quarantena.

Sette ad Aversa, sei a Capua, una trentina a Caserta (401 segnalazioni dal 25 febbraio), dieci a Santa Maria Capua Vetere (24 dal due marzo) Ad Aversa domenica sera è stato anche controllato dalla Polizia Ferroviaria e dalla Municipale un intercity proveniente da Milano, che però era quasi vuoto; i pochi viaggiatori sono stati identificati.

Sono intanto 20 i casi di positività nel Casertano; ai 18 casi accertati ieri – tra cui rientrano quelli relativi al 46enne di Mondragone e all’80enne di San Prisco deceduti – se ne sono aggiunti due a Falciano del Massico e Portico di Caserta, entrambi comunicati alla cittadinanza dai sindaci. Cambia intanto anche il livello di consapevolezza dei cittadini, che iniziano a fare incetta di derrate alimentari per l’eventualità che i contagi da Coronavirus aumentino in modo esponenziale; a Caserta, come in molti centri della provincia, supermercati e discount stanno attuando la contingentazione degli ingressi, con appena quattro-cinque clienti ammessi contemporaneamente. E aumentata anche la stretta delle forze dell’ordine su bar, locali, sale da gioco; ieri qualche ristorante è stato sanzionato perché aveva organizzato feste per la ricorrenza dell’8 marzo, con tante persone presenti. E’ accaduto ad Aversa mentre a Caserta, bar e ristoranti erano semivuoti, tanto che i vigili urbani non hanno emesso sanzioni, mentre a Santa Maria Capua la situazione era più tranquilla, con i locali che hanno rispettato l’ordinanza.

Intanto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una diretta Facebook annuncia il pugno di ferro: “Ieri (sabato per chi legge) c’è stato un punto di svolta in Campania, perché abbiamo registrato centinaia di arrivi dal Nord Italia. Quindi c’è un prima e un dopo questa svolta”. “Chi è arrivato dal Nord Italia ha l’obbligo di segnalare all’Asl di appartenenza il domicilio e la presenza sul territorio. Anche in questo caso capiterà che il 90% non risulta contagiato ma chi dovesse essere contagiato rimane a casa, contatta il medico famiglia e se necessario va in ospedale. Quindi anche i nuovi arrivati saranno presi in carico dalle Asl”. “I rientri dal Nord Italia ci hanno creato un problema ma siamo in grado di gestirlo bene, se c’è senso di responsabilità da parte di tutti i concittadini” ha aggiunto De Luca. “Il problema – ha spiegato – lo risolveremo, si tratta di decidere se vogliamo risolverlo in due mesi con la diminuzione dei contagi o vogliamo trascinarcelo per mesi e anni”.

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