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Caserta – “Siamo fortemente preoccupati per il futuro della categoria. Quello dei venditori ambulanti è un settore già compromesso che sta vivendo una situazione economica e commerciale drammatica. Non comprendiamo i motivi per i quali si sia deciso di interrompere le fiere settimanali anche in virtù del fatto che fino ad oggi non c’è mai stato un caso di contagio accertato tra gli operatori del mercato”.

È il commento di Vincenzo De Matteo, responsabile provinciale di Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti) Confcommercio Caserta alle ordinanze dei sindaci del Casertano che hanno sospeso i mercati, permessi dal Dpcm del 3 novembre in Campania in quanto ‘zona gialla’.

“Il sindaco di Teano (Caserta), dopo il pressing degli ambulanti, ha promesso che riattiverà il mercato sabato prossimo – ha continuato De Matteo – ma al momento non è stato ancora firmato alcun documento ufficiale in tal senso. Non vorremmo che l’autorizzazione fosse riservata esclusivamente ai banchi alimentari e ai quelli dell’ortofrutta, come già accaduto sabato scorso. Sono circa un centinaio – ha aggiunto De Matteo – gli operatori attivi ogni settimana in questo mercato, una sospensione prolungata dell’attività comporterebbe pertanto ricadute pesanti sul piano economico e sociale. Stesso discorso per Vairano Patenora e Vairano Scalo (Caserta) dove operano circa centocinquanta ambulanti e per Alife (Caserta) dove i banconisti sono più di 130”.

“Virologi e scienziati – ha concluso De Matteo di Confcommercio Caserta – concordano nel ritenere i mercati all’aperto luoghi sicuri a condizione che vengano adottati tutti i protocolli previsti dalla legge. Gli operatori sono chiamati a fare la loro parte, osservando le regole e garantendo il rispetto del distanziamento e di tutti i dispositivi anti Covid, i sindaci dal canto loro ci aiutino a non uccidere una categoria già visibilmente in difficoltà”.

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