X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

LETINO – Una diffusione “silente” del virus tra la popolazione di Letino (Caserta), “tenuto conto del grado di diffusività dell’infezione ad oggi riscontrata in proporzione all’entità della popolazione interessata e la condizione di asintomaticità rilevata nei soggetti positivi”. Questo il sospetto della Asl di Caserta e dell’Unità di crisi della Regione Campania che ha portato alla decisione, presa dal governatore Vincenzo De Luca con un’ordinanza firmata oggi, di istituire una zona rossa in tutto il comune di Letino da oggi e fino al 20 maggio, per permettere in questi 4 giorni l’effettuazione dei tamponi diagnostici su tutta la popolazione da parte della Asl d’intesa con l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno.
Gli esiti saranno poi comunicati all’Unità di crisi regionale per le conseguenti valutazioni e le eventuali determinazioni di competenza.Nel piccolo comune di Letino, poco meno di 700 abitanti al confine con il Molise e la provincia di Isernia, ieri sono risultate positive al tampone 10 persone, tutte asintomatiche, che si sono aggiunte a tre casi già accertati nei giorni scorsi, due dei quali connessi alla positività di operatori sanitari operanti fuori della Campania. Oggi si stanno svolgendo gli esami sierologici su tutta la popolazione ancora non sottoposta a screening, ma la circolazione virale, segnala il Dipartimento di prevenzione della Asl di Caserta, si è espressa per lo più in maniera asintomatica ed è dunque “di difficile controllo”.
Da qui la decisione di “adottare misure volte ad evitare ogni forma di mobilità, sia all’interno del territorio comunale di Letino, che in entrata ed in uscita dallo stesso”, al fine di tutelare “la popolazione di Letino” e di “scongiurare rischi di diffusione del virus negli altri comuni della regione”.Da oggi e fino al 20 maggio sono stati quindi disposti il divieto di allontanamento e di accesso da e nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, la sospensione delle attività commerciali e produttive, comprese le attività di ristorazione, ancorché in modalità di consegna a domicilio o asporto, fatta eccezione per soli i servizi alla persona e attività connesse all’approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE