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AVELLINO- Cinque operatori del 118, uno del Frangipane e tre del Moscati. Dai test rapidi eseguiti sul personale dei Reparti Covid arrivano altre 9 situazioni di rischio, che ora dovranno essere sottoposte a tampone. A partire ancora una volta dal 118, uno dei settori dell’emergenza più colpiti. Su 107 test risultano positivi 5 operatori (già sottoposti a tampone). Ad Ariano, presso il Frangipane, invece, su 35 test risulta positivo 1 operatore. A Sant’Angelo su 58 test non risultano positivi. Sono stati effettuati da parte dell’Asl altri 50 test rapidi sul personale in servizio nella giornata di oggi nei Distretti Sanitari e presso il Dipartimento di Salute Mentale. Non risultano positivi. Su 250 esaminati, sei sono positivi. Al “Moscati” invece sono stati eseguiti 214 test rapidi – associati al tampone – tra il personale in servizio nelle aree Covid della Città Ospedaliera. 3 test rapidi sono risultati positivi. I controlli stanno continuando, procedendo per aree Covid. Sempre al Moscati e’ scoppiato il caso del container usato per la svestizione del personale del 118. Polemiche ed un video per denunciare la presenza dei dispositivi usati, che sono rifiuti speciali e pericolosi all’interno del container. Un rischio per gli operatori. Il Moscati ha annunciato che ci saranno altri due contenitori e una sanificazione tre volte al giorno. Sale ancora il conto delle vittime del Coronavirus in Irpinia. Anche ieri si è registrato l’ennesimo decesso presso l’ospedale Frangipane. Quello avvenuto nel reparto di Rianimazione. Si tratta di un settantacinquenne di Ariano Irpino risultato nei giorni scorsi positivo al Covid 19. Nelle ultime ore le sue condizioni si erano aggravate. L’uomo è la sedicesima vittima sul Tricolle, la trentanovesima in Irpinia dall’inizio dell’emergenza. Si aggiunge ai decessi di almeno sette pazienti avvenuti nelle ultime settantadue ore in provincia di Avellino. Al Frangipane di Ariano Irpino era deceduto infatti un 78enne di Ariano Irpino e il 75enne di Trevico che era stato appena estubato due giorni fa. Era stato proprio il primario del reparto di terapia intensiva dell’ospedale, dove l’anziano era ricoverato da giorni, a darne la notizia: il quadro clinico del 75enne faceva ben sperare e l’uomo riusciva a respirare autonomamente. Ma poi sono sorte complicazioni, le condizioni dell’uomo sono precipitate fino a provocarne la morte. Ed era morto al Rummo 82enne, uno dei 72 ospiti di Villa Margherita risultato positivi a causa del focolaio che si è sviluppato all’interno della casa di cura di Benevento.

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