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NAPOLI – Due notti fa l’ispezione a sorpresa dell’azienda nel deposito Anm del parcheggio Brin: risultato un autista sorpreso a dormire sul bus invece di essere in servizio e il conseguente avvio di una procedura disciplinare. Ieri l’ammutinamento di 63 colleghi che hanno deciso di non prendere i loro mezzi mettendo in ginocchio il trasporto cittadino con file e attese interminabili in città. Accade a Napoli, dove oltre la metà delle linee previste in servizio per ieri (60 bus su 110) non hanno circolato a causa del rifiuto degli autisti – così riferisce l’azienda del trasporto pubblico partenopeo – per presunti problemi tecnici ai mezzi guidati fino al giorno prima. All’autista trovato a riposare l’Anm contesta anche il fatto di essersi impossessato e di aver arredato con tanto di divano un monolocale all’interno del deposito dei bus gestito da Anm al parcheggio Brin e di cui solo lui custodiva la chiave. Due episodi strettamente collegati in una città in cui i trasporti pubblici sono da anni in difficoltà. Salvata l’azienda dal fallimento, con il concordato firmato dai creditori davanti al tribunale di Napoli poche settimane fa, i vertici della municipalizzata cittadina stanno ora lavorando sugli abusi dei dipendenti. Di qui il blitz notturno della squadra ispettiva interna al parcheggio Brin, la torre pubblica per la sosta delle auto alle porte della città, nella notte del 6 gennaio: gli ispettori hanno individuato una stanza al piano terra chiusa a chiave con un lucchetto, hanno forzato la porta e dentro vi hanno trovato una sorta di monolocale arredato, con divano, scrivania e credenza. La stanza era ufficialmente vuota ma un autista di bus notturni ne aveva fatto il proprio loft. Gli ispettori, quella stessa notte, hanno cercato l’autista, trovandolo che dormiva nel suo autobus alle 3.10, orario in cui avrebbe dovuto essere in turno in giro per la città. Nei confronti dell’autista è stato subito aperto l’iter disciplinare. Il giorno dopo l’avvio della procedura quella che a tutti gli effetti sembra essere una rappresaglia con 63 autisti, molti iscritti alla stessa sigla sindacale cui aderisce l’autista sorpreso a dormire nel bus, che si rifiutano di iniziare il turno alla guida dei pullman dal deposito di via delle Puglie. Gli autisti denunciano vari malfunzionamenti ai mezzi lamentando l’impossibilità di scendere in strada. Risultato? Su 110 autobus in servizio, ben 60 restano fermi nel deposito, con gravi difficoltà per il trasporto pubblico in tutta l’area centro-orientale di Napoli. Ai 63 autisti «ribelli» l’Anm ha imposto di non allontanarsi dal posto di lavoro durante l’orario di servizio e si accinge ad aprire un’azione disciplinare anche nei loro confronti.

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