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E’ in calo la curva dei contagi in Campania. Secondo i dati delle ultime ore dell’Unità di Crisi regionale i positivi sono 1.546 (di cui 147 casi identificati da test antigenici rapidi) e 80 sono sintomatici, su 19.325 tamponi effettuati (3001 antigenici). Il rapporto positivi/test scende all’8% dal 9,84% precedente. I deceduti sono 9, i guariti 616. I posti letto di terapia intensiva occupati sono in crescita, 108 (103 precedenti), su una disponibilità di 656. In aumento anche i posti di degenza occupati che sono 1.499 (su una disponibilità di 3.160).


Intanto, è proseguito tutto il giorno a Napoli il passeggio e la voglia di godersi la mite temperatura a febbraio nonostante il Covid19. Le forze dell’ordine sono state severamente impegnate nell’area dei baretti di Chiaia, dove migliaia di giovani si sono man mano riuniti per bere un aperitivo prima delle 18, orario di stop del servizio dei bar.
La polizia municipale è stata chiamata dalle altre forze dell’ordine per dare un supporto nel primo pomeriggio in via Partenope dove gli assembramenti erano davvero difficili da controllare. Molto attivo anche il traffico veicolate che ha creato ingorghi praticamente ovunque sulle principali vie cittadine. Forti assembramenti si sino verificati anche in Piazza Bellini, nel centro antico, dove le forze dell’ordine sono intervenute a più riprese nel difficile compito di far rispettare il distanziamento e il divieto di consumare all’esterno dei locali dopo le 18.


Una festa con venti persone in un bar di Napoli. E’ quanto hanno scoperto gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, durante controlli. Nel locale, in piazza San Francesco a Capuana, hanno sorpreso il gruppo numeroso a festeggiare e a consumare alcolici, privi di mascherina. Tutti sono stati multati, compreso il titolare; disposta anche la chiusura del bar per cinque giorni.


Controlli e multe anche in provincia di Napoli, ad Ottaviano. Gli agenti del Commissariato di San Giuseppe Vesuviano hanno identificato in piazza Mercato 17 persone a bordo di 7 veicoli sanzionandole per inottemperanza alle misure anti Covid-19 poiché circolavano oltre l’orario consentito.


Buone notizie. L’appuntamento è per domani mattina alle 7 quando lo storico caffè Gambrinus di Napoli riaprirà i battenti tre mesi dopo la chiusura arrivata lo scorso 5 novembre in ragione del crollo del fatturato in un momento in cui il turismo langue. Una chiusura a suo modo emblematica del momento di difficoltà che sta vivendo l’intero settore, per lo storico caffè di piazza Trieste e Trento, abituato ad essere un richiamo per i turisti e a ospitare nei suoi salottini arredati in stile liberty, con stucchi e statue di fine Ottocento, Capi di Stato e monarchi, da Cossiga a Mattarella tra i tanti. «Non vedevamo l’ora di poter riaprire – affermano i titolari Antonio Sergio e Massimiliano Rosati – per dare un segnale alla città ma anche ai dipendenti che ci sono stati vicino in questi mesi di cassa integrazione. Il nostro auspicio è pian piano di poterli far lavorare tutti a pieno regime». La riapertura – si sottolinea – avverrà nel rispetto delle prescrizioni in vigore in fatto di contenimento della pandemia con chiusura alle 18.

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