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NAPOLI – Niente menù, distanza di un metro tra una sedia di un tavolo e quella del tavolo vicino, mascherine per i camerieri, a tavola però ci saranno gli spaghetti ai frutti di mare, la pizza, il pesce fresco del Mediterraneo. E’ così che i ristoranti del lungomare di Napoli preparano la riapertura dopo oltre due mesi di chiusura, dopo lo tsunami covid19 che ha bloccato tutto. I napoletani si sono ripresi il lungomare già da due settimane, passeggiando, correndo, bevendo un aperitivo nel bicchiere di plastica, ma da giovedì ritroveranno anche le cene con davanti il Castel dell’Ovo e le luci della Costiera in lontananza. “Avevamo 52 tavoli ora sono 26 – spiega Corrado, direttore della pizzeria e ristorante Fiore Bianco – quindi circa 105 coperti mentre prima erano 210. Ma siamo pronti, abbiamo varato il menù sul web, si consulta dal cellulare e abbiamo sanificato tutto, dando sicurezza. Ci aspettiamo una buona affluenza e abbiamo mantenuto i prezzi pre-covid. Certo sappiamo che c’è la crisi e in tanti rinunceranno al ristorante”. Più avanti Roberto Biscardi, uno dei soci di “Re di Napoli” ha in mano un bastone di legno che misura un metro e misura le distanze tra i tavoli: “C’è voglia di tornare al ristorante – spiega – anche se per noi sarà difficile andare avanti senza turisti. Ma ci proviamo, abbiamo garantito tutto il nostro personale. La differenza con gli anni scorsi è che a marzo si apre quello che chiamo il ‘calciomercato’ degli stagionali, ma quest’anno non c’è stato, faremo senza”. La mancanza dei turisti è un peso forte: “Sono il 70% della clientela e ci mancheranno – spiega Andrea, titolare del Ristorante Antonio La Trippa – ma ci siamo preparati ad accogliere i napoletani, siamo pronti, facciamo la metà dei coperti con il distanziamento, abbiamo allestito dispenser di disinfettante per le mani, sanifichiamo i bagni, speriamo che i clienti non abbiano paura di venire a sedersi”. I dubbi sono tanti anche al Borgo Marinari, lambito dal mare proprio ai piedi del Castel dell’Ovo: “L’importante è ripartire – spiega Antonio, uno dei soci – anche se abbiamo meno della metà dei posti di prima. Qui i turisti erano la maggioranza, ma aspettiamo i napoletani. Certo, ci mancheranno, penso ad esempio ai crocieristi che scendevano dalle navi e venivano a godersi un pranzo napoletano vicino al porto”. Ma c’è voglia di tornare a cucinare e alcuni preparano un buffet di aperitivi gratis per giovedì sera, per animare la festa. “Per fortuna – spiega Silvio Della Notte, socio del gruppo Antonio e Antonio – abbiamo disposizioni meno stringenti rispetto ai 4 metri quadrati decisi qualche giorno fa, che avrebbero decretato la fine di molti locali, soprattutto dei più piccoli. Prevedo che nei primi giorni ci sarà un discreto afflusso ma se poi tutte le attività non tornano ai ritmi i lavoro precedenti le persone avranno meno soldi, usciranno di meno. Vedremo, ma giovedì vogliamo un grande abbraccio virtuale, e abbiamo mantenuto tutti i piatti, dallo spaghetto alle vongole e i piatti di mare alle pizze, forse come augurio faremo anche qualche sconto”.

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