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La Procura di Napoli Nord sta indagando su un nuovo presunto caso di abusi sessuali su una bimba di 4 anni avvenuto al Parco Verde di Caivano (Napoli), luogo noto per le morti dei piccoli Antonio Giglio e Fortuna Loffredo, di 3 e 6 anni deceduti in circostanze simili cadendo nel vuoto dai piani superiori delle palazzine. La vicenda è emersa durante una separazione tra due coniugi del Parco Verde; la madre della piccola ha accusato lo zio e il nonno paterni di aver commesso gli abusi.

AGGIORNAMENTO

La donna avrebbe denunciato il fatto dopo aver notato strani comportamenti nella figlia; la bimba avrebbe anche raccontato alla madre episodi particolari avvenuti a casa dei parenti. Le violenze, ha denunciato la donna, sarebbero avvenute nelle occasioni in cui la piccola andava a trovare i parenti del padre. La vicenda si aggiunge ai numerosi casi analoghi avvenuti al 

 Parco Verde, con i minori spesso vittime degli adulti, e ancora più sovente di parenti stretti. Nel caso di Antonio Giglio è indagata per omicidio la madre Marianna Fabozzi, che è inoltre imputata nel processo per la morte di Fortuna – la prima udienza c’è stata qualche giorno fa – insieme con l’ex compagno Raimondo Caputo; ma mentre questi risponde dell’omicidio della bimba e delle violenze sessuali subite da Fortuna, alla Fabozzi è contestato solo il concorso negli abusi sessuali.

   Poche settimane fa inoltre è stato condannato per abusi sessuali sulla figlia di 12 anni Salvatore Mucci, l’inquilino di Parco Verde che per primo soccorse Fortuna dopo il volo di otto piani; Mucci fu arrestato per pedofilia nel dicembre 2014. Nello scorso aprile infine, quando fu arrestato Caputo per la morte di Fortuna, il Procuratore Aggiunto di Napoli Nord Domenico Airoma parlò di un giro di pedofilia a Parco Verde con almeno quattro casi di minori residenti vittime di violenze sessuali da parte degli adulti.

 

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