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Un decesso nelle ultime 24 ore in Campania e 43 guariti. Sono i dati dell’Unità di crisi della Regione Campania. Ad oggi il totale dei positivi è pari a 4.773 su un totale di tamponi esaminati pari a 185.724. Il totale dei deceduti è di 406 persone mentre i guariti salgono a 3221 (martedì erano 3178). “Se dovessi decidere adesso, a mio avviso, non ci sono le condizioni per consentire liberamente uno spostamento dalla Lombardia e dal Piemonte verso le altre regioni a meno che non si garantisca la previa acquisizione del tampone negativo che sarebbe la soluzione ottimale perché pure non consentire alle persone di viaggiare dopo tanto tempo è una limitazione forte”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Mattina 9, in vista della scadenza del 3 giugno, data della possibile ripresa della mobilità fra regioni diverse. La risalita dei contagi che quasi raddoppiano rispetto a tre giorni fa e i numeri della Lombardia complicano la partita per la riapertura del 3 giugno, quando dopo oltre due mesi e mezzo sarà di nuovo possibile spostarsi in tutta Italia. Un rebus che non verrà sciolto prima dell’inizio della settimana prossima e che però ha già prodotto uno scontro tra le Regioni del nord ovest, con il sindaco di Milano Giuseppe Sala in testa, e quelle del centrosud, preoccupate dal possibile liberi tutti e dall’arrivo indiscriminato di cittadini da territori dove la diffusione del virus è molto alta. Fonti di governo ribadiscono che almeno fino a domenica non verrà presa alcuna decisione: venerdì 29 saranno disponibili i dati del monitoraggio relativo alle aperture del 18 e gli esperti hanno chiesto ulteriori 24-36 ore per poter valutare anche i numeri relativi al weekend scorso, quello delle immagini della movida. Tra domenica e lunedì si deciderà, con la possibilità concreta che – nel caso in cui venissero individuati nuovi focolai – possano scattare delle zone rosse ad hoc per evitare la diffusione del virus. Un’altra ipotesi su cui si sta ragionando è quella di lasciar cadere i divieti disponendo però la quarantena obbligatoria per chi si sposta da una regione all’altra. Un escamotage che servirebbe a stoppare movimenti di massa ma che è altamente improbabile: dal 3 giugno sarà infatti possibile venire in Italia, senza quarantena, per tutti coloro che risiedono nell’area Schengen e in Gran Bretagna. Sarebbe impensabile consentire a loro di circolare liberamente mentre gli italiani dovrebbero rimanere in isolamento per 14 giorni. Quel che è certo, ribadiscono fonti di governo, è che la decisione che verrà presa varrà per tutti. Se qualche governatore dovesse fare un passo più lungo, con ordinanze restrittive rispetto alle scelte dell’esecutivo, scatterà l’impugnazione. Su tutto però pesano i numeri. E quelli di oggi non sono buoni: con la Lombardia che ha il 65% dei nuovi contagiati e il 50% delle vittime registrate nelle ultime 24 ore in tutta Italia. Ma non solo: Lombardia, Piemonte e Liguria hanno 496 casi su 584 totali, l’85% del totale italia.

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