X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Primo giorno in zona arancione per la Campania che punta entro sette giorni a tornare gialla. La forte pioggia ha frenato molto lo shopping possibile con la riapertura dei negozi chiusi, come quelli di abbigliamento, scarpe e le gioiellerie. I dati del bollettino quotidiano dell’unità di crisi della Regione registrano un andamento sostanzialmente stabile del rapporto tra positivi e contagi. Ieri è stato dell’8,03% contro il precedente 8,1%.

I nuovi positivi sono 1.552 su 19.313 tamponi. Altri 32 i morti, per un totale di 1.990. Il totale dei positivi sale a 165.293; quello dei tamponi eseguiti a 1.696.550. I guariti di giornata sono 1.638 che portano il totale a 62.060. I posti letto di terapia intensiva disponibili sono 656; quelli occupati: 155 Posti letto di degenza disponibili (posti letto Covid e offerta privata) sono 3.160.

I posti letto di degenza occupati sono 1.916 Purtroppo non si arrestano ancora gli effetti negativi della seconda ondata da Covid- 19 nell’area vesuviana. Ieri infatti sono stati registrati tre decessi legati alla pandemia tra Torre Annunziata e Torre del Greco, nel Napoletano. Ad annunciarlo i sindaci delle due città, Vincenzo Ascione e Giovanni Palomba.

A Torre Annunziata in particolare sono due i morti segnalati dal primo cittadino in relazione alle ultime ore, nelle quali si sono registrati anche 50 nuovi casi di contagio e 37 guarigioni, che portano il dato complessivo dei cittadini attualmente positivi a quota 349, con 14 persone ricoverate. Effetto “arancione” per il commercio: i più speranzosi a Napoli sono titolari e dipendenti dei negozi che hanno potuto rialzare le saracinesche grazie al passaggio, da zona rossa ad arancione.

Vetrine rimesse a lucido, porte aperte, ma anche regole affisse alla porta per mascherine e distanziamento per negozi di abbigliamento, scarpe e gioiellerie. Apertura domenicale pre natalizia ma pesantemente condizionata dal nubifragio mattutino e successivamente dalla pioggia che ha lasciato solo pochi spiragli. Poca la gente in strada per lo shopping.

Si riparte, con la speranza che con l’avvicinarsi del Natale ed il miglioramento della situazione sanitaria – si punta entro sette giorni a tornare in zona gialla – le vendite possano registrare un’impennata. Intanto si attendono le determinazioni della Regione su un eventuale ritorno a scuola in presenza per le classi dalla seconda alla quinta elementare e la prima media.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE