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NAPOLI – Dopo mesi la Campania, a partire dal 26 aprile, torna zona ‘gialla’. C’era attesa, tanta, per la conferma ufficiale, soprattutto in categorie, come quella dei ristoratori, che potranno così riprendere a lavorare a pieno regime. Ma il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, mette tutti in guardia sulle riaperture e avverte: «Se non ci muoviamo bene ci giochiamo l’estate».

Intanto proprio in merito ai ristoratori avanza una proposta: “Chiusura alle 23 e rientro dei clienti a casa per 23.30». Mantenere il coprifuoco alle 22 per chi lavora nella ristorazione, dice, «è una presa in giro». Non solo, si va avanti anche sulla linea delle isole Covid Free. E’ di ieri una ordinanza a sua firma sulle modalità della campagna vaccinale di massa nelle isole del golfo di Napoli.

Ad Ischia, Capri e Procida, ad avvenuto completamento delle somministrazioni alle fasce fragili, partirà un calendario di ulteriori vaccinazioni per fasce di età decrescenti destinato a tutti i cittadini aventi stabile residenza o domicilio sulle isole. Ad avvenuta somministrazione ad almeno il 90% dei residenti in ciascuna fascia si procederà alla vaccinazione «dei cittadini stabilmente impegnati in attività lavorativa sui territori isolani».

Nel giorno in cui si è superata la soglia di un milione di cittadini che ha ricevuto la prima dose, De Luca per i vaccini ha deciso anche altro. Vale a dire: «tutte le Aziende sanitarie della Campania sono autorizzate a realizzare «nell’ambito delle categorie/fasce di età attive secondo il Piano vaccinale vigente», sedute/ giornate vaccinali ad accesso libero, ossia senza prenotazione e convocazione ».

C’è poi il fronte scuola: «I dirigenti scolastici delle superiori organizzino forme flessibili dell’attività didattica, garantendo almeno il 50% delle presenze degli studenti, laddove il rispetto della soglia del 70% prevista a livello nazionale «risulti incompatibile con l’applicazione delle Linee guida del DM n.39/2020», in modo da assicurare il rispetto del distanziamento ».

Una riapertura sulla quale per il governatore hanno pesato decisioni «solo ideologiche». «Diciamoci la verità, ormai l’an – no scolastico è finito. Sarebbe stato giusto aprire in presenza solo le prime classi delle medie inferiori e le quinte delle superiori, in vista dell’esame di Stato », ha sottolineato nel corso della consueta diretta Fb del venerdì. C’è poi la questione vaccini e la critica, dura, ad un «Governo che dorme in piedi invece di chiedere ad Aifa di valutare altri vaccini disponibili».

Non solo, ribadisce che «la Campania continua a registrare 200mila dosi in meno rispetto alla sua popolazione » e parla di «un atto di delinquenza politica». In vista delle riaperture, intanto, la Campania prova a farsi trovare pronta. Con l’atlante degli spazi aperti, ad esempio. “Abbiamo individuato tutti gli spazi nei quali poter rilanciare le attività di spettacolo e culturali in condizioni di sicurezza – ha spiegato De Luca – Abbiamo censito 63 giardini, 226 piazze, 40 luoghi naturali, 149 tra aree archeologiche parchi e spazi vari».

In attesa della zona gialla, i dati parlano comunque di un numero alto positivi: 1970 nelle ultime 24 ore su 19653 tamponi molecolari esaminati. L’indice di positività aumenta se pure in maniera lieve: se infatti giovedì era pari al 9,52%, ieri era al 10.02%.E in crescita sono anche i ricoveri in terapia intensiva: ieri sono 146 i posti letto occupati mentre ieri erano 143.

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