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Napoli- Dacci oggi il nostro soliloquio del venerdì di Vincenzo De Luca, governatore della regione Campania e fustigatore di chi non parla il suo linguaggio e lo contraddice. E’ così ieri il governatore ne ha dette di tutti i colori. Già. i colori. A cominciare da quelli che contraddistinguono le zone Covid. “La Campania – dice De Luca- sta reggendo bene, e per quanto ci riguarda non chiediamo la modifica dei colori, guardiamo la sostanza. A volte ho la sensazione che qualche collega di altre Regioni d’Italia chiede che sia rotto il termometro per non misurare la febbre. Dicono che arrivano in ospedale per altre patologie; sì, ma se sono Covid con altre patologie, sempre Covid sono. Vediamo come evolverà questo manicomio dell’Italia delle Regioni a colori, delle quarantene 10 giorni, 5, 6, 3 giorni, non ne parliamo più pensiamo a fare il nostro lavoro”.

Non può mancare la bacchettata al governo nazionale. “Guai a noi, – aggiunge don Vincenzo – se fossimo oggi nelle mani dei ministeri. L’Italia avrebbe conosciuto l’ecatombe, perché veramente non sono in grado di fare nulla a Roma. Ogni tanto sento il commissario al Covid dire ‘abbiamo raggiunto gli obiettivi’. Abbiamo chi? Bisogna dire correttamente: le Regioni hanno raggiunto gli obiettivi, perché a Roma scrivono solo carte e mandano solo circolari. Ma il 100% del lavoro lo fanno le Regioni, non lo fanno né il ministero né i commissari né quelli che mandano circolari”.

Entra nel suo mirino, ma già c’era stato per tutta la settimana, il ministro della Pubblica Istruzione, Bianchi. Dice De Luca nel suo monologo: “Continuo a registrare una posizione propagandistico e demagogica del ministero della Pubblica istruzione in relazione alle scuole. Premesso che abbiamo tutti l’obiettivo di mandare a scuola in presenza le ragazze e i ragazzi – aggiunge De Luca -; premesso che dobbiamo fare di tutto per raggiungere questo obiettivo, ma dire questo non significa fare demagogia e chiudere gli occhi davanti alla realtà. Io voglio esprimere il mio ringraziamento al personale docente, ai presidi, per il lavoro immane che stanno facendo in una situazione di confusione totale. Veramente stanno davvero facendo un lavoro eroico diversamente da quello che ha comunicato il ministro della Pubblica istruzione, proponendo dati mistificati – tuona De Luca -.

Non è vero che abbiamo il 92-93% di situazioni normali, questa è una pura mistificazione. Anche sui numeri c’è stata una mistificazione. Ad oggi i positivi che abbiamo in Campania nella fascia di età 0-13 anni è di 29mila unità, questi sono i dati che abbiamo rilevati dall’11 gennaio a oggi, negli ultimi 10 giorni, in diverse fasce di età. Nel periodo 11-19 gennaio i contagiati nel territorio della Asl Napoli 1 sono stati 5mila, che, se confrontati con i dati degli ultimi 10 giorni del 2021, registrano un incremento del 132%”.

E giù i dati delle vaccinazioni fatte ai minori. “Abbiamo un dato importante. Nella fascia di età 5-11 anni abbiamo raggiunto in Campania il numero di 102mila bambini vaccinati. In Campania i bambini di questa fascia di età sono 380mila. Ormai andiamo avanti sulle 4-5mila vaccinazioni al giorno per i bambini di questa fascia di età. Questo è un dato molto importante, per fine gennaio possiamo arrivare a 150mila bambini vaccinati. Non sono i 300mila ma è un dato che comincia ad essere importante”. “Era il motivo – ha aggiunto De Luca – per cui volevamo prorogare di due settimane l’apertura delle scuole elementari: poter arrivare a 150mila vaccinati, che non erano il 100% o il 90%, ma un numero molto più tranquillizzante rispetto al numero dei contagiati che continuiamo a registrare in questi giorni”.

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