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Hanno rialzato le saracinesche le botteghe artigiane di San Gregorio Armeno, simbolo del Natale partenopeo, eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. Un ritorno al lavoro che i maestri dell’arte presepiale hanno voluto dedicare alla memoria di Diego Armando Maradona, scomparso lo corso 25 novembre. E per rendere omaggio al campione argentino, a tagliare il nastro in una sorta di cerimonia di inaugurazione è stato il fratello di Maradona, Hugo Maradona, che da diversi anni vive a Napoli.

«Ogni giorno che passa, l’amore dei napoletani per mio fratello si manifesta sempre di più – ha detto Hugo – Sono qui oggi in rappresentanza di Diego anche se naturalmente non è la stessa cosa perché lui era unico ma sono qui per dare forza ai commercianti che stanno passando un brutto momento». Un legame che gli artigiani presepiali celebreranno ogni anno il 10 maggio, giorno in cui la città ricorda la conquista del primo scudetto del Napoli, con il ‘Maradona Day’. Gli artigiani guardano con preoccupazione al loro presente e al loro futuro. Con la chiusura forzata nel mese di novembre a causa delle norme anti covid, è praticamente andato perso quasi tutto il guadagno dell’anno.

«E’ una situazione triste per non dire tragica – spiega Gabriele Casillo, presidente dell’associazione degli artigiani di San Gregorio Armeno – abbiamo perso attorno al 75 per cento del fatturato che per la gran parte si fa nei mesi di novembre e fi – no alla metà di dicembre. Oggi riapriamo in completa sicurezza e speriamo che la Campania diventi presto zona gialla così che possano venire anche dalle altre regioni nella speranza di riuscire a recuperare quel minimo necessario per consentirci di sopravvivere anche perché la nostra categoria è esclusa dai ristori perché siamo inseriti nei codici Ateco dell’edilizia che non si è fermata e che dunque non beneficia dei ristori e quel poco che è arrivato serve appena per sostenerci un paio di mesi».

Ma tra gli artigiani c’è anche chi proprio nel nome di Maradona non perde la speranza. «Diego era una persona meravigliosa – dice Antonella Cucarano – non era mai arrabbiato, nonostante tutto era sempre felice, positivo e noi dobbiamo essere come lui. Mai come in questo momento serve positività. E’ vero abbiamo praticamente perso un anno di lavoro ma l’importante è la salute e come diceva Eduardo ‘Adda passà ànuttata». Alla ripartenza delle botteghe di San Gregorio Armeno hanno partecipato anche gli assessori del Comune di Napoli, Rosaria Galiero e Alessandra Clemente che ha espresso la volontà dell’amministrazio – ne di essere «vicina agli artigiani che non mollano e che sono il simbolo di tante categorie che sono in difficoltà. Invito i napoletani a venire a San Gregorio in sicurezza, nel rispetto delle normative e anche ad acquistare online perché quest’arte rappresenta la forza del nostro territorio».

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