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Per dire no alla violenza di genere e per ricordare le donne che ne sono
state vittime, e che purtroppo ancora oggi continuano ad esserlo, gli
studenti infermieri del polo didattico del Cardarelli hanno dato vita ad
una serie di eventi dall’alto valore simbolico. Dopo un partecipassimo
flash mob, nel padiglione che ospita gli uffici della direzione generale
si sono susseguiti dei reading e momenti in musica. Momenti di puro
spettacolo che, come sottolinea il direttore generale Giuseppe Longo «sono
importantissimi per lanciare un messaggio chiaro e forte di
partecipazione. Il nostro scopo – aggiunge Longo – è quello di essere
sempre al fianco delle donne vittime di violenza, ma anche di far
comprendere alle nuove generazioni l’importanza di questo tema». L’evento
di oggi, voluto è organizzato dalla Direzione strategica aziendale in
collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia, rappresenta la parte più
visibile di un impegno che il Cardarelli porta avanti ormai da anni, a
partire dal percorso rosa. Negli ultimi 4 anni sono state più di 800 le
donne vittime di violenza di genere che hanno potuto trovare nel pronto
soccorso dell’Azienda ospedaliera un’ancora di salvezza. «I nostri medici,
infermieri e operatori socio sanitari – ricorda il direttore sanitario
Giuseppe Russo – hanno una formazione che consente loro di cogliere i
campanelli d’allarme di una possibile violenza. E grazie al percorso rosa
riusciamo a garantire alle donne una strada sicura per uscire
dall’incubo». All’attività del pronto soccorso, è bene ricordarlo, si
affianca anche quella del centro Dafne, ospitato dal Cardarelli e affidato
all’esperienza della dottoressa Elvira Reale.

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