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Sembrava essersi conclusa con un lieto fine la vicenda dei 471 navigator della Campania dopo la sottoscrizione, lo scorso 17 ottobre, dell’impegno tra Regione Campania e Anpal Servizi. E, invece, oggi tutto è tornato in discussione innescando un duro botta e risposta tra i due enti sulle responsabilità delle mancate assunzioni. In una nota, Anpal ha espresso «rammarico » per la non approvazione da parte della Giunta regionale della convenzione tra Anpal Servizi e Regione che definiva le modalità di assistenza tecnica dei navigator «senza la quale non si può procedere alla loro assunzione» ed ha ‘accusato’ i vertici di Palazzo Santa Lucia di «non avere la volontà fattuale di far partire le attività dei navigator in Regione Campania, che potrebbero essere avviate come avvenuto nelle altre 19 Regioni un attimo dopo la stipula della convenzione ». Parole rispetto alle quali a stretto giro è arrivata la replica del numero due della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, secondo cui «Anpal tenta artatamente di scaricare sulla Regione inadempienze esclusivamente sue con un argomento del tutto privo di fondamento perché la Regione non deve regolare con alcuna convenzione l’utilizzo di personale selezionato e convenzionato da Anpal in assoluta autonomia». Una querelle quella tra i due enti che si è innescata la scorsa primavera al termine della procedura di selezione pubblica con l’individuazione dei 471 navigator campani che dovrebbero essere impiegati nei Centri per l’impiego regionali per dare il via alla fase due del reddito di cittadinanza e dunque ai Patti per il lavoro. Un nuovo stop che è stato accolto dai navigator come «una doccia fredda». Dopo mesi di manifestazioni, proteste culminate nello sciopero della fame e appelli alle istituzioni nazionali e locali affinché si trovasse una soluzione, e dopo aver gioito il mese scorso alla notizia dell’impegno sottoscritto da Regione e Anpal Servizi, oggi i navigator sono nuovamente piombati «in un incubo infinito». Da qui il rinnovato appello affinché si operi «con buon senso e collaborazione istituzionale». Una vicenda che anima lo scontro politico tra il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e il M5s regionale che accusa il governatore «di giocare sulla pelle » dei navigator e dei 200mila beneficiari del reddito «a cui sta negando una prospettiva occupazionale ». «Ci aspettiamo – afferma Valeria Ciarambino, capogruppo regionale M5s – un’immediata presa di posizione del ministro Provenzano e degli esponenti Pd campani che avevano accolto con entusiasmo l’annuncio di De Luca a non porre più alcun freno alle assunzioni dei navigator»

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