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NAPOLI- Un “somaro politico”, “razzista nei confronti del Sud”: così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha definito, pur senza nominarlo, il leader della Lega Matteo Salvini, per le sue critiche ai napoletani dopo i festeggiamenti per la vittoria in Coppa Italia in spregio a tutte le norme anti coronavirus.

“Dobbiamo perdere qualche minuto – ha detto De Luca nel corso di una diretta Facebook – per dedicare un pensiero a un somaro politico che ha ripreso a ragliare. Mi riferisco ad alcuni commenti fatti dopo la festa dei tifosi del Napoli, commenti che hanno portato alla luce una propensione sotterranea al razzismo nei confronti di Napoli, della Campania e del Sud, che pare difficile da estirpare”.

“I tifosi del Napoli – ha proseguito De Luca – hanno fatto una manifestazione di gioia per la vittoria della Coppa Italia, un episodio che sarebbe successo nella stessa maniera in tutta Italia e in tutto il mondo. Voglio ricordare che in altre città del Paese, penso a Torino, in occasione di una partita della Juventus in Champions, ci sono stati morti e feriti in piazza. A Milano, se avesse vinto l’Inter, avremmo avuto l’ira di Dio. Senza nessuna vittoria abbiamo registrato, lo hanno denunciato le autorità milanesi, assembramenti ai Navigli e fenomeni di movida scapigliata. Nel Veneto, a Vicenza, mi sono arrivate immagini della movida per la quale nessuno ha chiesto al governatore del Veneto cosa pensasse e cosa facesse”. Ed ancora a quanti lo hanno criticato anche per la gestione dell’emergenza sanitaria nella sua complessità, De Luca ribatte: “Siamo di fronte davvero ad atti di volgare sciacallaggio. Se noi Campania, regione che ha dato una prova straordinaria di rigore e capacità organizzativa, avessimo adottato lo stesso criterio di strumentalità, avremmo dovuto dire parole di fuoco nei confronti di altre realtà del Nord, di altri sistemi sanitari nei quali si sono registrati morti a migliaia”.

“La Campania – ha ricordato De Luca – ha avuto come casi totali 4.615 casi di Covid. La regione che ha retto meglio al Nord, cioè il Veneto, ha avuto il quadruplo di contagi. La Lombardia ha avuto 20 volte più contagi rispetto alla Campania. Per quanto riguarda le persone decedute, sempre il Veneto ha avuto 5 volte più deceduti rispetto alla Campania, la Lombardia 40 volte in più, Emilia e Piemonte si collocano a metà strada”.

E per i prossimi passi il Governatore annuncia di aver presentato al Governo “un piano ospedaliero rimodulato sulla base delle esigenze proposteci. Il nuovo piano campano prevede 837 posti di terapia intensiva, raddoppiamo quasi la capacità, e che nessun imbecille ci venga a dire che poi questi posti letto sono vuoti: la programmazione delle terapie intensive la si fa quando non ci sono i malati. Altri 406 posti – prosegue – di semintensiva; avremo reparti ed ospedale dedicati al Covid, in maniera tale che possa partire l’attività ordinaria negli ospedali senza nessun problema. In caso di peggioramento della situazione epidemica ci siamo dotati di 1100 posti da riservare al Covid, cioè quasi il doppio dei posti letto utilizzati nei mesi scorsi, quando c’era il picco di epidemia in Campania”.

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