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Torna a rivolgere un appello alla responsabilità, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Lo fa, nella consueta diretta Fb, rivolgendosi sia ai cittadini sia agli organizzatori di manifestazioni pubbliche. Chiama in causa la maratona che si svolgerà a Napoli domenica prossima e sottolinea che «non è stata investita l’Asl Napoli 1 del problema, bisogna avere l’autorizzazione dell’Asl” soprattutto per manifestazioni «internazionali che vedono la presenza di persone provenienti da altri paesi». Auspica l’obbligo del green pass per ogni manifestazione pubblica e «un controllo preventivo altrimenti è in delitto fare perché si rischia l’effetto Trieste. Ci vuole massimo rigore e massimo controllo». Si è «pienamente entrati nelle quarta ondata», oggi in Campania ci sono 869 positivi,» ma, dice il governatore «se cresce la percentuale di positivi soprattutto non vaccinati avremo gli ospedali di nuovo ingolfati ».

Per questo, annuncia nella consueta diretta Fb, «martedì avremo una riunione con direttori generali di aziende e Asl per fare il punto sui posti letto. Cominciamo ad avere il problema che era prevedibile, più aumentano ricoveri Covid più diminuiscono altre prestazioni». Il grosso del personale sanitario ha fatto il richiamo tra gennaio e febbraio se non ci muoviamo rischiamo di avere personale sanitario dentro gli ospedali non immunizzati e questa sarebbe una tragedia». Le indicazioni di De Luca saranno di «estremo rigore da parte dei direttori generali verso chi non si è vaccinato». Per il governatore della Campania quella attuale è una situazione politica da “via di mezzo» visto come tutte le forze sono concentrate sulla elezione del Capo dello Stato. E in merito dice: “Mattarella ha compiuto un atto di grandissima responsabilità, ha detto che il suo mandato è terminato quale è il problema se diventa un’abitudine quella di avere un secondo mandato, si rischia di limitare l’indipendenza e la serenità del Presidente delle Repubblica».

Una fase, quella attuale, nel corso della quale «ci stiamo dimenticando che dobbiamo fare le riforme altrimenti i 209 miliardi non arrivano». E ancora: «Non manca qualche campagna di aggressione mediatica pseudo giornalistica. Anche in questo caso nessun commento soltanto, come è capitato per la campagna di aggressione di un anno fa sul tema Covid, silenziose querele per diffamazione ma nessun commento».

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