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NAPOLI – Al via all’ospedale Cotugno di Napoli il protocollo sperimentale “Tsunami” per l’utilizzo del plasma iperimmune nel trattamento delle polmoniti causate dal Covid-19. Nell’ospedale napoletano specializzato nella cura delle malattie infettive è stato realizzato uno spazio dedicato ai donatori guariti dal Covid, già ricoverati in ospedale e poi dimessi in guarigione o che hanno contratto l’infezione con sintomi lievi e sono guariti a casa. I donatori saranno sottoposti a screening per la verifica del livello anticorpale. Sono stati i medici guariti dal virus e precedentemente curati proprio al Cotugno i primi a dichiararsi disponiblii a donare. “Oggi è un giorno importantissimo e abbiamo voluto sugellarlo reclutando i medici che sono stati affetti da Covid”, ha spiegato Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda ospedaliera dei Colli che comprende gli ospedali Cotugno, Monaldi e Cto. “Partiamo con questo protocollo – ha aggiunto – e nel giro di un paio di giorni, ottenuti i risultati, si potrà donare il plasma che dovrebbe contenere anticorpi specifici proprio per combattere il Covid. Sembra che questo protocollo stia dando buoni risultati, speriamo sia un ulteriore contributo che il Cotugno può mettere a disposizione dopo le iniziative assolutamente innovative già poste in essere dal punto di viste terapeutico”. E Roberto Parrella, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie infettive ad indirizzo respiratorio illustra il via alla nuova terapia con il plasma dei guariti ricco di anticorpi contro il covid19. I donatori, spiega Parrella, saranno “quel – li già ricoverati in ospedale e poi dimessi in guarigione e anche gli altri che hanno contratto l’infezione e per sintomaticità lieve della patologia sono rimasti a casa e hanno superato lì l’infezione. Ovviamente faremo uno screening dal punto di vista del livello anticorpale, il presupposto è che abbiano un livello anticorpale adeguato per poter poi somministrare plasma di guariti a soggetti che invece sono ancora in malattia”. Nella prima giornata hanno donato il plasma i medici e gli operatori sanitari che si sono infettati lavorando in questi mesi e sono guariti, ma sono tanti i pazienti che vogliono collaborare: “le richieste di donazione sono tantissime, ogni giorno e questo è molto bello. Ognuno di noi riceve telefonate da persone che hanno superato la malattia in ospedale o che sono a casa e vogliono donare, chiaramente non tutti potranno. Dobbiamo identificare il paziente ideale, che non abbia determinate patologie concomitanti e che quindi possa donare i suoi anticorpi per la guarigione. Avremo a disposizione anche uno spazio per l’ascolto, un primo screening telefonico e poi dopo il paziente potrà venire qua per fare ulteriori accertamenti prima di andare al centro trasfusionale e donare il plasma. Ogni ex positivo covid19 sarà valutato, un paziente in buone condizioni di salute non ha nessuna problematica nel donare”.

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