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Nel giorno in cui cala sensibilmente il numero di tamponi effettuati in Italia, la Campania raggiunge l’ennesimo record negativo, salendo a quota 431 sulla scorta di 4.867 analisi. Il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza santiaria è di 14.768; totale tamponi: 632.399. Si registra anche un morto, per un totale di 466, mentre i guariti del giorno sono 121, con un totale di 6.593. I positivi in Campania sono molto di più della Lombardia (251), del Lazio (248) e del Veneto (230).


Poco prima della diffusione dei dati da parte dell’Unità di crisi regionali, il Governatore Vincenzo De Luca emana una nuova ordinanza “anti-movida”. Bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari dovranno essere chiusi, con decorrenza immediata e fino al 20 ottobre, dalle 23 alle 6 del giorno successivo. Dalle ore 24 alle ore 6 del giorno successivo, nei giorni di venerdì e sabato tocca a ristoranti, pizzerie.


Agli esercenti è fatto obbligo di prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonché degli avventori per asporto alle ore 23 per l’intera settimana. Le consegne a domicilio sono consentite senza limiti di orario. E’ quanto prevede l’ordinanza numero 77 per il contenimento delle misure del contagio da Covid1-19 emanata dalla Regione.


Restano confermati l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto), approvati o prorogati con le ordinanze vigenti o riportati in allegato al DPCM 7 settembre 2020.


Durissime le reazioni sia del mondo politico che degli stessi esercenti. “Con queste ordinanze consegneremo a breve molti esercizi commerciali alla mafia- ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Rainews24-Chiudere ristoranti e locali alle 23 non ha nulla a che vedere con la movida, che invece ha altri tipi di locali, di luoghi e di contesti”.


E il capo dell’opposizione a Palazzo Santa Lucia, Stefano Caldoro aggiunge: “E’ emergenza Campania, maglia nera in Italia. La politica degli annunci e delle inutili misure restrittive deve finire. Senza un deciso aumento dei tamponi e senza un efficace piano di prevenzione e rafforzamento del sistema sanitario la situazione – dice – rischia di precipitare definitivamente. La Regione fa solo propaganda scaricando le responsabilità”.


Sul fronte dei commercianti, Giuseppe Maglione, titolare delle pizzerie Daniele Gourmet e Daniele Urban ad Avellino, osserva come “Andare avanti tra divieti, ordinanze e restrizioni della libertà per noi ristoratori sta diventando insostenibile. Abbiamo subito con dignità, coraggio e responsabilità il lockdown. Abbiamo affrontato le spese per poter riaprire, rispettato alla lettera le norme di sicurezza – le più severe rispetto a qualsiasi altra attività – e adesso, dobbiamo ancora una volta pagare la negligenza altrui?


Esiste un protocollo anti-covid a cui noi abbiamo ubbidito, non senza problemi per le casse delle attività commerciali, dunque dove è il rischio? Perché far passare il messaggio distorto che il contagio avviene nei ristoranti, perché colpire noi per mettere un freno alla movida? Siamo diventati il capro espiatorio di una pandemia che riguarda tutti. Siamo noi i primi a chiedere maggiori controlli per le strade, dove non c’è nessun controllo, giovani scalmanati, che agiscono incuranti delle regole, si assembrano.


Chi governa invece di restare seduto a firmare nuovi regolamenti, trovi una soluzione per le tante persone costrette ad accalcarsi sui mezzi pubblici per andare a lavoro, a chi aspetta da giorni l’esito di un tampone, ai posti letto vacanti negli ospedali e poi magari a come far sopravvivere le tante attività che a questo punto invece di chiudere alle 23.00 chiuderanno definitivamente”.

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