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Il virus continua a correre, mentre non si placano le proteste contro le chiusure decise dal Governo. Il bollettino di ieri mostra una frenata dei contagi rispetto al record di martedì quando sono stati rilevati 2.761 nuovi positivi su 14.781. Ieri 2.427 casi, di cui solo 31 sintomatici, su 15.030 tamponi. Ben 17 le nuove vittime (decedute tra il 24 e il 27 ottobre) che portano il totale a 624, e 365 i guariti nelle ultime 24 ore.


A preoccupare è sempre la situazione dei posti letto, soprattutto per le degenze covid ordinarie: gli ospedali e i pronto soccorso sono sotto pressione, mentre si moltiplicano le segnalazioni di pazienti che raccontano di ore di attesa prima di ricevere soccorso. E’ corsa contro il tempo per riconvertire reparti o interi ospedali, e a Napoli resta fonte di polemica il ruolo dei policlinici universitari per l’accoglienza dei pazienti da coronavirus.


Sul fronte delle proteste, ieri è stata la volta dei ristoratori aderenti alla Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi. Così come nelle altre grandi città d’Italia hanno protestato apparecchiando simbolicamente le loro tavole per terra, davanti alla sede della Regione Campania. In piazza Plebiscito seconda giornata consecutiva di protesta dei tassisti, mentre i bus turistici hanno percorso il centro a passo d’uomo bloccando il traffico pomeridiano.


Sulla questione del lockdown evocato da Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, per Napoli e Milano si rafforza l’asse tra i due sindaci. Luigi de Magistris e Giuseppe Sala hanno firmato insieme una lettera a Speranza: «Abbiamo scritto al ministro per chiedergli se quella è un’opinione del suo consulente o è un’opinione del ministero e, nel caso fosse un’opinione del ministero, se è basata su dati e informazioni che il ministero ha e noi non abbiamo».


Ma che la situazione a Napoli sia ormai molto preoccupante lo con – ferma lo stesso appello di de Magistris ad anziani e portatori di gravi patologie, affinché «riducano al minimo l’attività sociale salvo che per necessità». «La situazione – ha aggiunto – negli ultimi giorni desta molta, molta preoccupazione ed è per questo che ritengo sarebbe necessario istituire subito un tavolo tra Governo, Regione e città».

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