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Sono 1.069 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime ore in Campania, 51 dei quali sintomatici e 914 asintomatici. I tamponi processati sono 16.219, di cui 2.156 antigenici (dei quali 104 risultati positivi). Il totale dei casi positivi al coronavirus in Campania dall’inizio dell’emergenza è 214.022 (di cui 682 antigenici), i tamponi complessivamente analizzati sono 2.331.532 (di cui 12.675 antigenici).

Sono 12 i decessi inseriti nel bollettino diffuso dall’Unità di crisi della Regione Campania, 9 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 3 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri. Le persone morte in Campania dall’inizio della pandemia da Covid- 19 sono 3.598. I nuovi guariti sono 525, il totale dei guariti è 147.439. In Campania sono 112 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva e 1.448 quelli ricoverati nei reparti di degenza.

Sono 11.629 i nuovi casi di Covid in Italia per un totale, dall’inizio dell’emergenza, di 2.466.813. L’incremento delle vittime, invece, è di 299, che porta il numero complessivo ad 85.461. Tornano a salire le terapie intensive con +14 in 24 ore; in risalita anche gli attualmente positivi con +444. Quattro le regioni sopra i mille nuovi casi registrati nelle ultime ore. L’incremento più alto è ancora della Lombardia, con 1.375 casi individuati. Seguono Emilia Romagna (1.208), Campania (1.069) e Lazio (1.056). In particolare, in base al bollettino del ministero della Salute giornaliero, sono 216.211 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 286.331. Il tasso di positività risale al 5,3% (ieri era al 4,6%).

Gli attualmente positivi in Italia: sono 499.278, con un aumento di 444 rispetto a ieri. Dall’inizio dell’epidemia sono invece 1.882.074 i pazienti dimessi o guariti, con un incremento nelle ultime 24 ore di 10.885. Per quanto riguarda la pressione sugli ospedali sono 2.400 i pazienti ricoverati in rianimazione, 14 in più nel saldo tra entrate e uscite rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 120. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 21.309 pazienti, in calo di 94 unità rispetto a sabato.

“Siamo riusciti a compensare un rialzo significativo” con le misure del periodo festivo ma, guardando lo scenario attuale, commenta il matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac), “sarebbe necessario a breve prevedere un altro periodo di 10-14 giorni di freddata rossa per abbassare l’incidenza. Un’azione simile a quella messa in campo per il periodo delle vacanze di Natale, questo almeno in alcune regioni”. Sebastiani sottolinea poi che “occorre ovviamente fare i conti con una serie di fattori che riguardano la società intera ma bisogna capire che lo stop and go che di fatto siamo costretti a fare, come anche altri Stati, avviene in ritardo mentre farlo prima costa meno alla fine, anche in termini economici. Dobbiamo evitare di arrivare di nuovo a far riprendere la velocità di contagi considerando anche che con i ritardi della campagna vaccinale l’azione di protezione delle categorie più fragili è molto rallentata”.

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