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«La brutta notizia non è il permanere della Campania in zona rossa ma i dati del Covid con 500 morti al giorno in Italia. Numeri che ci impongono di mantenere una posizione di grande rigore e prudenza: allentare ora la presa sui problemi significherebbe avere altri mesi di calvario». Così il presidente della Regione Vincenzo De Luca, rispondendo ai giornalisti al termine della riunione con l’Anas per il punto sui lavori di riapertura della statale amalfitana dopo la frana di due mesi fa. «Queste due settimane di sacrificio ci consentiranno di respirare. Se avremo i vaccini che ci servono siamo molto fiduciosi sul poter concludere l’immunizzazione di tutti i campani entro fine estate. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo firmato il contratto per le dosi di Sputnik sperando che l’Aifa si decida a valutare il nuovo vaccino. In Campania abbiamo bisogno di somministrare oltre 9 milioni di dosi per immunizzare circa 4,7 milioni di cittadini: un lavoro enorme, ci servono i vaccini. Qualcosa in più è arrivato ma non tutto quello che ci serve».


Sono 2314, in Campania, i casi positivi al Covid. I dati dell’Unità di crisi della Regione Campania si riferiscono a 19.403 tamponi molecolari esaminati. Resta alto il numero dei sintomatici, 757, mentre è più o meno stabile la curva dei contagi: venerdì era pari all’11,11%, ieri è dell’11.92%. Si riduce il numero dei decessi, 34 di cui 32 nelle ultime ore e 2 in precedenza ma registrati venerdì. Le persone guarite sono 1.968.


In merito alla situazione degli ospedali, calano leggermente i posti letto occupati nelle terapie intensive passando dai 155 di venerdì ai 152 di ieri, mentre sono in aumento i posti letto occupati in degenza, oggi 1567 e ieri 1558. Sono 907.125 le somministrazioni di vaccini anticovid effettuate in Campania: è il dato, aggiornato alle ore 12 di ieri, diffuso dall’Unità di crisi.


Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 649.977 cittadini. Di questi 257.148 hanno ricevuto la seconda dose.
L’Unità di crisi della Regione Campania ha chiesto a tutte le Asl e agli ordini delle professioni sanitarie l’elenco di dipendenti e iscritti per la verifica dell’adempimento dell’obbligo vaccinale anti covid19.
L’Unità di Crisi della Campania ha inviato la lettera, rispondendo al decreto legge 44 del governo sui provvedimenti nei confronti dei lavoratori del settore medico che non si sono vaccinati.


L’Unità di crisi chiederà ovviamente i motivi della non vaccinazione per appurare quali siano coloro che, senza reali problemi ostativi, abbiano rifiutato il vaccino. L’anagrafe è richiesta anche ai datori di lavoro degli operatori che lavorano in strutture sanitarie, socio-assistenziali pubbliche o provate, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali medici. Gli elenchi devono pervenire all’Unità di crisi entro il 6 aprile.

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