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NAPOLI – Invita ad avere un atteggiamento di prudenza ma anche a non cadere nell’angoscia, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. In Italia, dice, c’è un «clima pesante» soprattutto a causa della variante Delta. Ma per ora in Campania la situazione è sotto controllo, soprattutto se più che al numero dei positivi si guarda a quello dei ricoveri. Alla campagna di vaccinazione mancano all’appello ancora 300mila, soprattutto 60enni e 70enni «che con santa pazienza richiameremo per la terza volta» e l’obiettivo è quello di arrivare all’immunità di gregge ad ottobre.

«Entro il 20 luglio arriviamo a 6 milioni di vaccinazioni e a 2 milioni 600mila seconde dosi nell’ambito dei 6 milioni. Entro il 31 luglio arriveremo a somministrare 3 milioni di doppie dosi- spiega nella consueta diretta Fb del venerdì – L’obiettivo che abbiamo fra agosto e fine settembre è puntare ad avere 4 milioni di cittadini immunizzati con doppia dose, entro la prima decade di ottobre arriviamo a 4 milioni e 600mila che è l’obiettivo per arrivare all’immunità di gregge».

I vaccini, dunque, sono l’unica chiave per uscirne fuori. E lo dice senza riserve anche Andrea Ballabio professore di genetica medica all’Università Federico II di Napoli e Direttore dell’Istituto Tigem di Pozzuoli che è nella Fondazione Telethon e che gestisce la maggior parte dei sequenziamenti.

«La variante Delta attualmente copre il 77% di chi in Campania ha il Covid19. Una percentuale alta che emerge dal sequenziamento dei 17.200 genomi virali che abbiamo fatto: in Italia la Delta è circa al 62%, nel mondo al 93% – spiega – «La variante è forte – spiega – nell’infettività ma per fortuna non nella patogenicità e nella resistenza al vaccino, quindi la vera preoccupazione è che più persone si infettano e più possono generarsi nuove varianti che possono essere più patogeniche o resistenti ai vaccini, non è successo finora ma non si può escludere che accada. Anzi, se pensiamo che solo a Napoli 350.000 persone non si vogliono vaccinare, saranno il serbatoio per lo sviluppo di nuove varianti che matematicamente prima o poi saranno resistenti al vaccino e si dovrà ricominciare».

Target da vaccinare sono senza dubbio gli studenti, De Luca lo ribadisce. «L’obiettivo è la riapertura delle scuole in presenza, ma in condizioni di sicurezza. Per farlo – dice – dobbiamo completare la vaccinazione rivolta alla popolazione studentesca. Faremo un programma per 16enni, 17enni e 18enni da vaccinare tra luglio, agosto e inizio settembre». E guai a parlare di zone gialle. De Luca auspica che non ritornino e se così non fosse, chiama in causa i ‘responsabilì:

«Mi auguro che non ci siano nuove zone gialle, che si ragioni sulla quantità di ricoveri e non sui numeri del contagio. Qualunque ministero della Salute o commissario al Covid responsabile avrebbe provveduto a fare un lavoro di prevenzione, non lo hanno fatto. La Campania ha ricevuto meno vaccini di tutti. Se dovessero immaginare zone gialle, la metà della responsabilità sarebbe di questi signori che se ne sono infischiati della Campania».

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