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NAPOLI – Resta stabile il tasso di incidenza in Campania ma cresce la preoccupazione per i contagi pediatrici. I positivi sono 16.977 su 102.720 test e il tasso è del 16,52%, stabile rispetto al 16,45 di mercoledì. Il bollettino segnala 28 decessi, di cui 24 nelle ultime 48 ore e quattro dei giorni precedenti. Cresce l’occupazione delle terapie intensive, che sale a 99 (+6), sia quella dei posti letto in degenza, a quota 1.331 (+13).

Dunque ricoveri in aumento, e la paura collettiva corre forte anche per il boom dei contagi tra i bambini, faccia nuova del virus: «Dal 20 dicembre al 19 gennaio nel nostro territorio – spiega Ciro Verdoliva, direttore generale della Asl Napoli 1 Centro – c’è stato per la fascia di età da 0 a 5 anni un incremento del 171 per cento dei positivi, dai 6 ai 10 anni del 123 per cento è tra 11 e i 13 anni del 115 per cento. Quindi siamo passati da 2.146 nuovi positivi negli ultimi 10 giorni di dicembre a 4.978 nuovi positivi, esclusi quelli precedenti».

Verdoliva segnala anche un ulteriore problema, la disparità tra i contagi pediatrici rilevati dai tamponi positivi e le segnalazioni delle scuole, di gran lunga inferiori. «Il fatto dissonante è che nel periodo 10-16 gennaio noi abbiamo avuto in totale solo 145 segnalazioni, quindi c’è un dato completamente diverso. E così non riusciamo a seguire il tracciamento, nonostante abbiamo organizzato una serie di risorse umane dedicate solo alla scuola».

Verdoliva invita quindi i genitori a “segnalare tempestivamente la positività alle scuole, in modo tale da agire. Dovrebbe farlo l’Asl, ma quando si hanno da settimane mediamente 4 mila positivi al giorno solo su Napoli, questo è impossibile ».

Oggi intanto è entrato in vigore l’obbligo di green pass base per accedere ai servizi alla persona. Centri estetici, barbieri e parrucchieri hanno dovuto chiedere e controllare la certificazione ai loro clienti. Tra gli interessati giudizi positivi (“Si difende meglio la salute di tutti”), alcuni rifiuti (“Ho scoperto di avere otto clienti no vax e le ho perse», racconta un coiffeur) e una preoccupazione di fondo: se la variante omicron colpisce anche i vaccinati, l’esibizione del green pass non basta ad escludere che tra i clienti di un barbiere, senza mascherina, non ci sia un contagiato covid asintomatico.

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