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NAPOLI – Il primo giorno doveva partire con 30 test rapidi per i sanitari all’ospedale Cardarelli di Napoli. Ma la voce si è sparsa in corsia e se ne sono presentati 100, tutti sottoposti al test. E’ iniziato così lo screening di massa nel più grande ospedale del Mezzogiorno ha una palazzina, la M, dedicata interamente al virus, con un pronto soccorso dedicato.
I viali dell’ospedale, di solito affollati di malati e parenti, sono vuoti, ancora di più del quartiere collinare circostante.
In corsia si respira paura, le visite sono state nettamente tagliate, i medici hanno vissuto settimane di paura. «Il 2 marzo – racconta un’infermiera – un collega di reparto è risultato positivo. da allora è a casa con la febbre e ha difficoltà respiratorie. Da allora siamo stati tutti in ansia ma abbiamo continuato a lavorare in ortopedia. Ora questo test ci tranquillizza». La donna riceve il risultato, è negativa. Sui 100 di stamattina sono in tre i positivi, che sono stati rinviati a fare il tampone tradizionale

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