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NAPOL I – “L’annuncio dell’imminente chiusura della Nuova Cucina Organizzata ci preoccupa molto e ci pone davanti ad alcune riflessioni”. E’ quanto scrive in una nota Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, nel ricordare come l’azienda “sia una delle case più importanti del sindacato che da anni porta i propri giovani delegati a fare esperienze di volontariato nelle terre di don Peppe Diana, aiutando le realtà che stanno restituendo alla collettività un territorio liberato dai saccheggi della criminalità organizzata”. Nco, continua Bentivogli, “rappresenta una buona notizia, la possibilità di creare opportunità attraverso il rispetto del lavoro e dell’ambiente, insegnando la cura delle persone e dei territori e facendo da lievito alla partecipazione civile. Dimenticare il valore di questa esperienza, soffocandola nella burocrazia, significa ridare fiato alla camorra dopo aver bonificato, con grande impegno civile, la palude di cui si nutriva. Siamo sicuri che il presidente della Regione Campania De Luca e tutta la politica siano consapevoli di questo rischio e sapranno intervenire evitando che questo esempio dell’Italia migliore si arresti”.
“La Fim Cisl, che si è sempre battuta perché il lavoro sia argine alla criminalità e strada attraverso cui affermare diritti, dignità e realizzazione della persona, continuerà a stare accanto alla splendida realtà della Nco (Nuova Cooperazione Organizzata) per contribuire a fare in modo che si possa continuare ad organizzare speranza”, conclude la nota.
E c’è anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.
“Salvare l’esperienza della Nuova Cucina Organizzata deve essere un obiettivo primario per tutta la politica campana e nazionale. La sua chiusura – per mancanza di fondi da parte della Regione – significherebbe un pericoloso e intollerabile messaggio di disinteresse delle istituzioni per chi ha fatto della lotta alla camorra una ragione di vita, lavoro e sviluppo economico. In queste ore si stanno moltiplicando gli appelli dei sindacati, del mondo dell’associazionismo e di singoli cittadini alla regione Campania perché intervenga prima che sia troppo tardi. La cooperativa che gestisce la Nco non viene pagata da mesi, con quel rimpallo di competenze tra uffici ed enti che scoraggia chiunque. Mi rivolgo come altri al presidente De Luca: mostriamo il volto migliore della Campania”.

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