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NAPOLI  – La coperta della campagna #ioaccolgo, simbolo di accoglienza ed umanità, insieme alle  bandiere di Cgil, Cisl e Uil: così le tre organizzazioni  sindacali hanno voluto celebrare la giornata mondiale del  rifugiato, in occasione della conferenza stampa di presentazione  della grande manifestazione unitaria di CGIL CISL UIL, che si  terrà il domani a Reggio Calabria.   «Ripartiamo dal Sud per unire il Paese» questo lo slogan  scelto dalle confederazioni nazionali per la mobilitazione che  vedrà dalla Campania la partecipazione di oltre 3mila  lavoratori, lavoratrici ed iscritti alle diverse categorie delle  tre organizzazioni sindacali regionali.   «A Reggio Calabria – ha dichiarato il segretario generale Cgil  Campania, Nicola Ricci – sarà una grande manifestazione unitaria  per il Mezzogiorno che si innesta in un percorso già avviato da  tempo con Cisl e Uil per chiedere al Governo di mettere al  centro delle scelte politiche questo tema che deve diventare una  questione nazionale. I dati di Bankitalia ed Istat sono  drammatici, ma non ci meravigliano dal momento che i segnali  arrivati in questi mesi erano seri. Siamo di fronte ad un  indebolimento economico e sociale, la povertà della Campania è  al di sopra media nazionale e, purtroppo, continua a crescere.
 Su questi fronti, l’azione del sindacato unitario campano darà  un contributo determinante con l’obiettivo di portare a  ragionare Governo e Regione sulla necessità di fare accordi,  perché se non c’è confronto non si va da nessuna parte. I  recenti scioperi messi in campo dagli edili, dai pensionati, dai  lavoratori del pubblico impiego e dai metalmeccanici ci dicono  che bisogna individuare politiche e strategie di sviluppo. La  tappa di sabato a Reggio Calabria non rappresenta un punto  d’approdo: se in autunno non ci saranno segnali – ha concluso  Ricci – siamo pronti ad aprire un doppio fronte con Regione e  Governo».   «Il 22 giugno – ha aggiunto la segretaria generale Cisl  Campania, Doriana Buonavita – non è un punto di arrivo, la  mobilitazione del sindacato continuerà affinché il Governo metta  al centro della sua agenda lavoro e sviluppo in Campania e nel  Mezzogiorno. Non siamo contro questo Governo ma a favore di  lavoratori, pensionati e cittadini. Abbiamo bisogno di risposte  e fatti concreti partendo da dati reali. Siamo la regione con il  più alto tasso di disoccupazione in Europa e non possiamo più  consentirci che i nostri giovani vadano via. Qualcuno deve  farsene carico».   «Il ritrovarsi insieme, in maniera unitaria – ha concluso  Buonavita – è un valore da sottolineare per gridare forte che la  Campania e il Mezzogiorno non hanno bisogno di politiche  assistenziali ma di interventi strutturali per il lavoro e la  crescita, di politiche orientate alla lotta all’evasione,  riforma fiscalea partire dal cuneo fiscale, autonomia  differenziata e formazione».   «Quella a Reggio Calabria – ha dichiarato il segretario  generale Uil Campania, Giovanni Sgambati – non sarà una  manifestazione dei meridionali per il Meridione, ma è una  mobilitazione nazionale di tutti i lavoratori italiani convinti  che senza il rilancio del Sud il Paese non cresce e non è  competitivo, è quanto afferma Giovanni Sgambati, segretario  generale della UIL Campania. E’ dal 1972 che non si realizza una  mobilitazione nazionale in Calabria, nel profondo Sud, una delle  terre più fragili del Mezzogiorno.  Dalla Campania partiranno 32  bus con i nostri lavoratori, lavoratrici, giovani e pensionati. In Campania – ha ricordato Sgambati – il rallentamento economico  ha aperto nuove crisi, nuove vertenze, in un territorio mai  realmente uscito dalla crisi del 2008. Il governo, la Regione  Campania, devono confrontarsi coi Sindacati, ma soprattutto  devono prendere decisioni serie, responsabili se si vuole  davvero rilanciare l’economia e l’occupazione al Sud, passando  per gli investimenti pubblici e privati, per le infrastrutture,  per una pubblica amministrazione funzionante, per la sicurezza e  la legalità sui territori passando per una reale politica  industriale. Il Mezzogiorno – ha concluso – diventi priorità per  questo governo e per il Paese».

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