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Il senatore Luigi Cesaro

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Il gip di Napoli ha disposto i domiciliari per il senatore Luigi Cesaro, alias “Gigino ‘a purpetta”. Il politico di Forza Italia è accusato di concorso esterno in associazione camorristica nell’inchiesta della Dda di Napoli e dei carabinieri del Ros sui patti politico-mafiosi che avrebbero retto l’amministrazione di Sant’Antimo, e sui rapporti tra il clan Puca e la famiglia Cesaro.

Indagine che a giugno dello scorso portò in galera Antimo Cesaro mentre furono disposti i domiciliari per gli altri fratelli Aniello e Raffaele Cesaro, oggi tutti sotto processo. Il provvedimento, notificato oggi a Cesaro dai carabinieri, dovrà essere sottoposta all’esame del Senato per l’autorizzazione.

I difensori di Luigi Cesaro, gli avvocati Alfonso Furgiuele e Michele Sanseverino, riporta una nota, “dopo aver preso visione del contenuto dell’ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, dott.ssa Miranda, rilevano innanzitutto che già l’ufficio del pm ha rivisto l’originaria richiesta cautelare, invocando la sottoposizione agli arresti domiciliari invece della custodia cautelare in carcere. Comunque, all’esito di un primo rapido esame della motivazione del provvedimento, ritengono che esso sia meritevole di una ferma censura, sia in ordine al profilo della gravità indiziaria sia a quello dell’esistenza e permanenza attuale delle esigenze cautelari”.
    “Pertanto – concludono Furgiuele e Sanseverino – indipendentemente dalla decisione che verrà adottata dal Senato in ordine alla richiesta di autorizzazione all’arresto, intendono immediatamente proporre istanza di riesame al Tribunale ‘della libertà’ di Napoli”.

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